IL BLOG

Questo Blog ha lo scopo di cercare di fare ridere (o almeno sorridere) in un campo, quello del calcio Bolognese, ormai troppo serioso e di riportarvici un po' di satira e di autoironia tipiche della tradizione di quella Bolognesità ormai assopita.

È un mezzo per esprimere la propria creatività ed è aperto a tutti quelli che ne vorranno fare parte. Basta avere due credenziali:
- tifare Bologna
- sapere fare ridere.

Quindi non ve ne abbiate, cari calciatori, dirigenti, giornalisti (del Bologna, ma anche Avversari) se ogni tanto Vi prendiamo in giro.

Se non ci fate sorridere lasciate almeno che ci proviamo noi!!

FORZA BOLOGNA SEMPRE!!!

giovedì 23 dicembre 2010

Il Concerto- Bolothon

Darioz, appena reduce dal successo mediatico del PROGETTO BRISA viene scritturato dal BFC per la rassegna Bolothon .Sarà una corsa contro il tempo alla ricerca di strumentisti e denari dentro il Forum Rossoblu di cui tutti noi creatori del Bologna Soccer siamo Figli .
Parodia del trailer del film '' Il Concerto ''

lunedì 20 dicembre 2010

MEZZO PIENO MEZZO VOTO

Commenti e voti ai giocatori del Bfc 1909 contro il Parma

Ho espresso un desiderio. Che è stato esaudito. E così anche da un apparentemente monotono zero a zero a volte può nascere una giornata tremendamente bella. Ci sono giorni che possono essere importanti  al di là del risultato risvegliando l’entusiasmo come solo due moche di caffè la mattina sanno fare. Perché questo 19 Dicembre  con le sue novità sembra nascondere nei fondi del caffé un futuro in cui le sorprese lasciano spazio alle certezze. Ecco commenti e voti di mezzo pieno mezzo voto ai giocatori del Bfc 1909 a Parma.
VIVIANO 6,5 Il Biojinov non si sblocca e glieli tira tutti in bocca
MORAS 6,5 Dalla parte sua aspetta il nipote di Brunetta
PORTANOVA 6 Ricomincia il suo tran tran contro il nonno dell’Hernan
BRITOS 6,5 Su ogni palkla non indugia e lavora di grattugia
MORLEO 7 Va Giovinco per Candreva e Archimede gliela leva
CASARINI 6+ Sfida Gobbi nel Tradini. Parmigiani Juventini
DELLA ROCCA 6+ Tempi giusti e convinzione senza rompere il Morrone
EKDAL 6,5 Nella terra di Lunezia la bandiera della Svezia
RAMIREZ 7 Con il tacco e con la suola manda i Parmigiani a scuola
MEGGIORINI 6- Tanta flemma e poca fretta non abbassa la paletta.
DI VAIO 5,5 all’annuncio di Intermedia il divano si fa sedia.
BUSCE’ 5,5 Come un pomodoro in strada è più schiacciato di una piada.
GIMENEZ s.v. Non imprime la sua orma. Forse era fuori forma.
MALESANI 5,5 A congelar come pinguini si fan gcambi un po’ Tardini
ZANETTI 9 A salvarci lui s’adopra. Segafredo che si copra.
La lunga notte insonne dei rossoblù èn terminata. Ora possiamo riposare per vivere i giorni che verranno con l’interesse che meritano. Giorni caldi e intensi come una buona tazza di caffè. Un saluto rossoblù da Darioz.

giovedì 16 dicembre 2010

BABBO BOLOGNA

Non tutti sanno che Babbo Natale è un gran tifoso del bologna .
Come ogni anno fa il tour dei ''pochi'' centri commerciali di Bologna con il nome di Babbo Bologna ad ascoltare e realizzare (sempre piu' a fatica ) i desideri dei piccoli tifosi rossoblu.
Ma quest'anno pure lui ha somatizzato le disgrazie societarie e la sua nota bonarietà è stata sostituita da freddo cinismo e puro sarcasmo

martedì 14 dicembre 2010

TIRA MOLLA

Ho visto un…

Facciamola corta. Del Milan tanto non parlo. Ma da un noto Milanese, Jannacci, prendo spunto. A volte è proprio facile parafrasare capolavori per il Bologna. Sembrano fatti apposta per noi. Ho visto un re? Non esattamente...

Ho visto un...

Dai dai, Molla, su...ah be’, sì be’, ah be’, sì be’....
- Ho visto un sard.
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Ha visto un sar-do!
- Ah, be’, si` be’, ah be’, sì be’…
- Un sard, che piangeva da dietro d’una sbarra
piangeva tante lacrime, ma tante che
bagnava anche Marras!
- Povero sard!
- E povero anche Marras!
- Ah, be’, si` be’, ah be’, sì be’…

- e il Geometra, che gli han scoperto
un bel milon de debit...
- Ohi che gran gancio!
- ...di trentadue che lui ne ha.
- Il Geometra !
- E povero anche il bilancio!
- Ah, be’, si` be’, ah be’, sì be’…

- Ho visto un vesc...
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Ha visto un vescovo!
- Ah, be’, si` be’, ah be’, sì be’…
- Il Monsignore piangeva, faceva
un gran baccano, chiedeva una man forte.
- La mano di chi?
- La mano del consorte!
- Povero Vesc!
- E povero anche Consorte!
- Ah, be’, si` be’, ah be’, sì be’…

- e l’impresa edile che si è portata via
un po’ di conso-li-dato...
- Oh pover fisco!
- ...di 6 e 6 che lei ce ne ha.
- Ma che scalogna!
- E povero anche il Bologna!
- Ah, be’, si` be’, ah be’, sì be’…

- Ho visto un fular...
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Ha visto una Foularda! Una sciura!
- Ah, be’, si` be’, ah be’, sì be’…
- Alla tv lei lacrimava sul suo calippo
ed ogni go, ed ogni goccia andava...
- Deren't al calippo?
- Si`, che tutto l'annacquava!
- Povra Foularda!
- E pure il fido Pippo!
- Ah, be’, si` be’, ah be’, sì be’…

- Il vescovo, il sardo e il papà
l'han mezzo rovinata
le han portato via
tre monclair e il diritto alla menzogna
di trentadue che lei ce ne ha.
- Povra Foularda!
- E povero anche il Bologna!
- Ah, be’, si` be’, ah be’, sì be’…

- Ho vist un tifous.
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Un tifoso!
- Ah, be’, si` be’, ah be’, sì be’…
- Il vescovo, il sardo, la sciura e il Geometra,
persino l’impresa edile , l'han mezzo rovinato
gli han portato via:
la gioia
un bel pezzo di storia
la speranza
il tamburo
lo striscione
la libertà con una Tessera
il calcio pulito
e anche la memoria!
- E po`, cus'e`?
- Gli hanno dato Zenoni e dopo Moggi
gli hanno portato anche il maiale...
- Pover Porcedda!
- Nel senso del maiale...
- Ah, be’, si` be’, ah be’, sì be’…

- Ma lui no, lui non piangeva, anzi: ridacchiava!
Ah! Ah! Ah!
- Ma sa l'e`, matt?
- No!
- Il fatto e` che noi tifous...
Noi tifous...

E sempre allegri bisogna star
che il nostro piangere fa male al sard
fa male ai Menari e al cardinal
diventan tristi se noi piangiam,
e sempre allegri bisogna star
che il nostro piangere fa male al sard
fa male ai Menari e al cardinal
diventan tristi se noi piangiam!

lunedì 13 dicembre 2010

MEZZO PIENO MEZZO VOTO

Commenti e voti ai giocatori del Bfc 1909 contro il Milan




Al Dall’Ara salta l’atteso derby Paperopoli Topolinia. Ci sono Gastone e Archimede da una parte ma manca Pippo dall’altra, infortunato lungodegente. Non manca invece la banda Bassotti vestita da terna arbitrale la cui presenza risulta tanto fastidiosa quanto immotivata . Anticipo un voto: Rocchi quattro. In fondo ho sempre tifato per Ivan Drago. Ecco ora gli altri commenti e voti ai giocatori del Bfc 1909 contro il Milan.
VIVIANO 6 In assenza di Bugs Bunny ci son altri a fare danni.
ESPOSITO 5 Molto spesso in confusione contro l’Ibra Svicolone
MORAS 5,5 Mi sembrava un poco cotto il nostro Greco spennacchi otto.
BRITOS 5 Super Pippo oggi non svetta senza la sua spagnoletta
MORLEO 5,5 Nella squadra che si siede non c’è il genio di Archimede
BUSCE’ 5 Non è in forma, lo si sa Totò Dinamite Bla
CASARINI 5,5 Sotto porta il Casarino è più sfighé di paperino.
DELLA ROCCA 5 Fa fatica a tener botta una giovane marmotta.
MUDINGAYI 5,5 Dei fantastici qui in rosa Mudingayi per noi è la cosa
RAMIREZ 5,5 Da Gastone quel che voglio è che ritrovi il quadrifoglio.
DI VAIO 5 Tira un penalty da polli. Vince Benji contro Holly.
EKDAL 5,5 Come Alan Ford è bello e ci sta proprio per quello.
MEGGIORINI 6 Rockerduck ha il cranio duro e tira le testate al muro.
GIMENEZ s.v. Confusione e tanta foga il novello Paperoga
MALESANI 5 Era meglio cambiar look almeno oggi, superciuck.
PORCEDDA 2 Timmy e Tommy, è un giorno cupo arriva Ezechiele Lupo
La partita vera si gioca ora sul tavolo delle trattative. Il Bologna resterà nelle mani di FIlo Sganga, Brigitta e di Babe maialino coraggioso o arriverà davvero Zio Paperone a smuovere le acque?
Un saluto rossoblù da Darioz.

venerdì 10 dicembre 2010

"Canzone per Sergio"

PROGETTOBRISA si limita per la prima volta a produrre il video di una canzone sinistramente profetica che già nel 1977 rivelava cosa sarebbe successo al Bfc 1909 indirizzandosi al presidente Sergio Porcedda.

IL SOCCIO

A grande richiesta riproponiamo una parodia di Aprile sulla cessione del Bologna .
Dopo l'atto di vendita pubblicato dal quotidiano la Repubblica , bisogna ammettere che la realtà ha superato la finzione

giovedì 9 dicembre 2010

TIRA MOLLA

Ti stai sbagliando, chi hai visto non è…
Non è Francesca…

Se portava bene poooi, no non può essere leeeei…o era Se c'era un uomo poi, non non può essere lei...? Mah. Francesca…
Che uomo. Battisti.

Bologna-Chievo. Mercoledì 8 dicembre 2010.
Immacolata concezione. Francesca Menarini. E’ in tribuna.
Scusate, oggi la punteggiatura la metto un po’ come viene. Che se viene non è più immacolata. La Menarini. O la concezione? Boh.
Non sarà un caso. E nemmeno un’avventura. Francesca. Che uomo. Battisti.
No non può essere lei.

Stranamente non nevica, non c’è il terremoto e le locuste non si fanno vive. Ma visto che si faranno vive le piattole, ci troviamo alle 12 e 30 in bocciofila. Sempre prima. Col Milan la proposta è di fare la lunga da sabato notte. Siamo tutti molto felici. A Bologna si respira da un po’ quella bella serenità che ti fa stare tranquillo. E nella notte si è sparsa la voce che i Menarini restituiscono la refurtiva e vanno avanti. La preoccupazione c’è. Pacciani è morto e un altro ds così si fa fatica a trovarlo.
Verso l’una si va ad aspettare la squadra. Siamo meno di quando nevicava, ma siamo lì. Vengono diffusi in maniera carbonara i testi dei nuovi cori. Quelli per le piattole. E devo dire che a sto giro i creativi con la sciarpa si sono superati.
La squadra arriva, passa fra le due solite ali di folla ed entra. Noi a quel punto ci spostiamo. Verso la tribuna. Arriviamo davanti all’ingresso. Siamo in 300, più o meno. Coincidenze, sempre quelli, vedi precedente racconto.
L’entrata è ovviamente presidiata. Ed è giusto. E’ giusto che noialtri se lanciamo un coro contro Maroni, o facciamo vedere le chiappe, o accendiamo una torcia, becchiamo il Daspo, e quelli lì abbiano la scorta. Voglio zio Michele patron, a questo punto.
La protesta è a voce alta, rabbia e parecchia ironia. Premio oscar a un coro molto particolare, che non riporto qui, perché sono una persona fine, cari pezzi di merda. Ma che disastro io mi maledico, ho scelto te, una donna, per amicO. Tanto per ribadire. Francesca. Che uomo. Battisti.

Si sta lì, insomma, a manifestare il leggerissimo dissenso nei confronti della Sacra Famiglia che governava e governa e forse governerà il nostro Bologna, poi torniamo in boccia. Che tanto si è capito. E tanto, le piattole, non ce le fanno nemmeno avvicinare.
Poi si entra. Ai tornelli assisto a una delle più belle scene degli ultimi 10 anni. E anche qui ritorna prepotentemente in ballo la storia sulla giustizia. C’è chi ha problemi seri per due canne. E chi è protetto per 6 milioni e mezzo. Bene. Per fortuna qualcuno risponde a tono. Ed è proprio quella risposta che andrebbe stampata a lettere di fuoco sulle pareti dello stadio. Ma qui no.
Andiamo avanti.
Poco prima dell’inizio ci arriva la conferma. I Menarini sono in tribuna, e non è che stanno buoni. Pontificano. Dichiarano che quando parleranno, quando sveleranno la verità, tutti i tifosi si dovranno ricredere. Sono dei santi. Preferivo martiri, ma son gusti personali.
Tu sola sai se è vero o no che credo in dio. Francesca. Che uomo. Battisti.
I ragazzi in campo ce la mettono tutta, sono davvero commoventi. E noi sugli spalti ci mettiamo quel che ci resta. La nostra passione, la nostra dignità, le ultime energie. Intervallando il sostegno alla squadra con cori dedicati ai 2 lassù sulle tribune. I Santi. Che in genere, i santi hanno un pregio. Quello di essere trapassati, ma son dettagli.

Si dice che il Bologna ha bisogno di un centravanti di peso. Non è vero. Ce l’ha, fa il difensore e si chiama Britos. Che segna il primo gol. Esultanza enorme, di nuovo esaltati, di nuovo i cori a quelli là.
All’intervallo si chiacchiera, si commenta. E si decide di restare a fare i cori e basta. Se qualcuno ha voglia di fare di più, avanti, si accomodi.
Il Chievo è una squadra simpatia.
Da sempre.
A me sta simpatico come i Menarini.
I pandorini bussano come fabbri ma vigliacca la volta che beccano un cartellino. E alla prima occasione, a inizio secondo tempo, in simpatia, segnano il pari. Con Cesar, l’ennesimo carneade che ci fa gol.
Scoramento. Ma oggi abbiamo la fortuna che quando siamo tristi sappiamo cosa cantare. Parte forte il consiglio di andare a far qualcosa. A quelli là.
I ragazzi in rossoblu continuano a macinare, indemoniati, con una grinta terrificante, con rabbia. Come se quelli là, i Santi, non li pagassero da mesi. Per dire.
Poi il Chievo vien giù la seconda volta. E qui in un secondo ripercorro tutte le beffe targate Squadra Simpatia degli ultimi 17 anni. Ma per fortuna Viviano fa Viviano. Cioè il fenomeno.
Minuti finali, arrembaggio. Nostro, sotto la splendida Andrea Costa.
La palla non entra, Cesar, sempre lui, che speriamo goda di ottima salute sempre, salva sulla linea.
Manca un niente. Angolo. Di Vaio la dà a Moras, Moras sembra Baggio e gliela ridà.
Di Vaio. Tiro….

Sono attaccato alla balaustra, ho fatto 10 metri surfando in sospensione su gente aggrovigliata e con le lacrime agli occhi, tripudio. Vado verso la tribuna, così mi sfogo anche.
Tutta la squadra è sotto la curva, anche il mister, emozionatissimo. Una gioia immensa, un groppo alla gola. Siamo belli, vivi, noi sui gradoni, loro in campo. Con due palle così. Vittoria.
Tu chiamale se vuoi, emozioni. Francesca. Che uomo. Battisti.
Altri cori per ribadire i concetti espressi sopra. E’ finita, abbiamo vinto.
Ripasso in bocciofila, poi mi avvio verso casa.
Accendo l’autoradio. Civolani sta svelando che Porcedda si deve vergognare. E’ lui il colpevole. E si ferma lì. Che sennò gli tocca dire che pare che Bruto c’entri qualcosa con la morte di Cesare.
Mah.
Ci metto un po’ a tornare a casa.
Il traffico è lento nell’ora di punta. Francesca. Che uomo. Battisti

mercoledì 8 dicembre 2010

MEZZO PIENO MEZZO VOTO

Commenti e voti ai giocatori del Bfc 1909 contro il Chievo
Il mulo è un incrocio fra un asino e una cavalla. Quindi oggi contro il Chievo è praticamente un derby fra la squadra degli asini che volano e la squadra dell’incrocio fra un asino e una cavalla. Vincono i muli, cocciuti fino in fondo tanto da raggiungere il successo all’ultimo tuffo. Ecco commenti e voti ai veri muli rossoblù scesi in campo e anche a quelli in tribuna contro il Chievo
VIVIANO 7  Nega il goal a Marcolini. Vaffanmulo ai Menarini.
ESPOSITO 6+ Qualche utile chiusura. Presidenti spazzatura.
MORAS 7 Sforna l’assist del successo. Io vi penso sempre al cesso.
BRITOS 7 Uruguagio cannoniere. Han la faccia che è un  sedere.
MORLEO 7,5 Instancabile martello. Affanmulo voi e il porcello.
PEREZ 6,5 Dà sostanza el ruso DiegoIo dei porci  me ne frego.
MUDINGAYI 7 E’ una ruspa Mudingayi, state a casa che c’è sky
DELLA ROCCA 6,5 Oramai è fondamentale. Salutateci il maiale.
EKDAL 6,5 Prova a dare geometria. Menarini andate via.
GIMENEZ 6 Corre sempre come un pazzo. Esultate su sto… gollazzo.
DI VAIO 9 Ormai da santificare. Fate solo vomitare.
CASARINI 7,5  Gli cancellano la gioia. Avete rotto porca troia.
SILIGARDI 6,5 Spinge i nostri all’arrembaggio. Il vaffanculo era un assaggio.
MEGGIORINI 6+ Movimenti molto buoni. Vi levate dai coglioni?
MALESANI 8 Ha motivato i giocatori. Vaffanmulo ai costruttori.
FRANCESCA MENARINI 10 Sulla sedia tutti abbraccia e lei ci mette la sua faccia.
PORCEDDA 10  Non ha i conti proprio a posto. La dichiaro in girarrosto.
CAZZOLA 10 In pizzeria dal Sabatone ordiniamo un bel cazlzone
RENZO MENARINI 10 Con la banca si sfidanza per cacciare la finanza
CONSORTE 10 Intermedia scende in pista Inter merda a chi è Interista  
DARIOZ 0 Ai presidenti che ho scordato chiedo scusa sconfortato.
 La mulattiera imboccata da giocatori e squadra è quella giusta, il sentiero imboccato da chi guida pare invece pieno di sorpresine da scavalcare ed evitare. Attenti a dove mettete gli zoccoli e le zoccole.
Un saluto rossoblù da Darioz.

TIRA MOLLA


300

Il mattino ha il colore del destino, grigio e incerto, l’odore della leggenda, impalpabile, ma inebriante.
E’ quasi l’undicesima ora del Nuovo Giorno, quando arrivo nel piazzale dove parte la spedizione.
Le falangi sono già pronte e schierate, c’è qualche narratore sparso e una manciata di opliti della sicurezza. Per l’arruolamento degli ultimi arrivati vengono aperte due casse apposite, alla faccia della spedizione vietata dall’Osservatorio degli Dei Maroni.
E se qualcuno aveva un dubbio sul fatto che questo manipolo dalle vesti rossi e blu consunte avesse le palle e partisse, è servito. Si va.
La destinazione è nota. 
Le Cesenopili.
Mi accodo a Leonidak e alla sua corte, salgo nel vagone reale, con me tanti volti noti. Anzi, quasi tutti volti noti, veterani. Gente che negli anni ho visto ovunque, a Genova, Udine, Torino, Firenze, Tebe. Ma soprattutto a Troia. Porca, in genere.
Il convoglio si muove, lentamente. Attraversiamo territori piatti e uguali, l’attesa si palpa come bruma densa, negli occhi di ognuno si legge la storia. E anche un lievissimo livello di thc.
A Castello di Santo Pietro, qualcuno ricorda che nella notte la terra ha tremato, da queste parti. Ci guardiamo con la consapevolezza che in genere il nostro esercito, quando si schiera così compatto e unito, deve fare i conti con qualche piccolo inconveniente. La neve, una settimana fa. Il terremoto, oggi. Il consiglio degli anziani dice che l’oracolo dell’Andrea Costa da tempo si è pronunciato: il paradosso di Achille e la tartaruga fu scritto per noi. Noi non la raggiungeremo mai, la tartaruga. Solo che quel paradosso lo scrisse Zenone. Noi abbiamo visto Zenoni. Insomma. Abbiamo sfiga. In eterno.
Ad ogni sosta, le vedette scrutano le campagne, gli angoli bui, abbiamo comunicato ai nemici tutto il percorso, sarebbe cortesia farsi vedere. Nulla.
Arriviamo al passo delle Cesenopili verso l’ora del pasto primario.
Gli opliti vestiti di blu ci mettono su comodi veicoli arancio. Cromaticamente bello, l’accostamento. Il cocchiere frusta, i cavalli si muovono. Alla pugna, alla punga. Pugnat, commenta il mio vicino di posto.

Giungiamo alla piana del tempio Manuzzo. Siamo belli, convinti, ognuno rivede riflessa negli occhi dell’altro la forza, l’onore, la tradizione.  
Leonidak sale su un piccolo rilievo e ci arringa. Questa è Bologna!, urla, E quello, bè, ma quello è un piadinaro…
Lo seguiamo tutti al chiosco per cibarci.
Passano i minuti, le ore, i meno forti soccombono e mostrano la carta dell’ostracismo, la chiamano Tessera. Entrano. Restiamo noi. In 300.
Anzi. I 300.
I più pugnaci chiamano il nemico. Che alla pugna, bisognerebbe essere in due, a regola.
Il nemico si dice confuso, deve consultare gli aruspici, gli oroscopi, le interiora dei polli Amadori. E poi la domenica le farmacie, anzi le pharmacie, son chiuse e il dissenten scarseggia. Non si fanno vivi, siamo a casa loro, li aspettiamo, e loro niente.
Solo le Weiss Serse Brigaden mostrano un timido segno di solidarietà, restando fuori dal tempio Manuzzo.
Noi ci avviciniamo agli ingressi, gli opliti ci sbarrano il cammino, si aspettano che cadiamo in trappola. Rimarranno delusi.
Un messaggero ci porta la notizia. Di Zeus. Gol.
Fiaccole votive si accendono, i cori di battaglia partono forti e ben scanditi. Gli opliti ci osservano meglio, non ci capiranno mai. Ma sono abituati. A non capire, dico.
Restiamo lì, compatti, uniti, non ci smuove nessuno. Si intonano nuovi canti, l’acquavite ci dà la forza per ballare.
Di nuovo il messaggero: Britosmennene. E sono due. Ora è una bolgia. L’accampamento risuona delle voci di migliaia di guerrieri rossoblu caduti con onore. L’Ade ci ributta su le loro anime, facciamo festa insieme.
Nel tempio Manuzzo la popolazione locale è muta. La loro disfatta è totale. Vent’anni, hanno aspettato. Per perdere e fare una delle più misere figure che possano ricordare i saggi dell’Acropoli.

Si odono tre fischi lontani. L’esultanza di Bologna è piena.
Ma non è finita.
Una vedetta grida I Britanni, I Britanni!
Partiamo.
Finiti i Britanni.
Però han fegato, commenta qualcuno.
Gli opliti blu partono alla carica. Non un passo indietro ordinano Leonidak e i suoi generali. Resistiamo senza paura. Vola qualche colpo sparso. Gli opliti gliela danno poi su, che non è mica il caso.
La folla esce dal tempio, ci scorre davanti e ritorna a casa. Noi restiamo lì, nella piana, imprigionati sui carri di ritorno.
Gli opliti narrano di un imminente attacco dei Pers-cesenati. Sì, di cagotto, suggerisce il generale Daddauro da Mileto.
Arriviamo al convoglio del ritorno alla settima ora della sera. Altro sbarramento. Inconcepibile. Ci siamo solo noi. La nostra gioia, il nostro orgoglio.
Paperiade da Salamina dibatte furiosamente con l’oplita più alto in grado. Io pure. Si aggiunge la vestale Giusicaa da Cnosso. Che pronuncia la formula magica. Va bene, dice, allora adesso informiamo i narratori del popolo mediatico. Magicamente il convoglio è nostro. Si parte. Ma prima ancora fiaccole, canti. E alla fine, spargiamo sale.
Cesenopili è sconfitta, caduta. Nostra. Non esiste più.
La storia siamo noi.
Bologna ci accoglie con la sua notte, il freddo, ma nessuno lo sente.
Le truppe rompono le righe solo dopo aver di nuovo marciato per le vie della città.
E mercoledì, cazzo, si ricomincia. Che il demone Daspo ci stia lontano.

lunedì 6 dicembre 2010

MEZZO PIENO MEZZO VOTO

Commenti e voti ai giocatori del Bfc 1909 contro il Cesena
La squadra non percepisce stipendio ma al Manuzzi va in scena una gara da premio produzione.  Il Cesena, a pezzi sotto i colpi della catena di montaggio rossoblù, finisce montato come uno scaffale dell’Ikea. I giocatori del  Bologna rispondono sul campo mostrandosi compatto quanto i propri tifosi che li vedono addirittura fare gli straordinari. Ecco giudizi e voti alla squadra di mezzo pieno mezzo voto nel derby trionfale di Cesena.
VIVIANO 7  Cesenate ti consolo. Noi i fatti e te Parolo.
ESPOSITO 6,5 Per tenermi bello caldo prendo Giaccherini in saldo
MORAS 7 Con suvlaki e squacquerone una bella indigestione.
BRITOS 8 Dopo oggi esporterai la Piadina in Uruguay
MORLEO 6,5 Manca Rubin? Fa l’ìstess, gioca il transmorleo express.
BUSCE’ 7+ Nagatomo Kurosawa Giapponese ad Okinawa.
PEREZ 7 Prendei il giallo il nostro uomo ma non nera Nagatomo.
MUDINGAYI 7,5 L’uomo nero giusto è qua. Gli altri sono andati Appiah.
DELLA ROCCA 7 C’è Schelotto col ditino e ne fa un uso sopraffino
RAMIREZ 7,5 Non concede mai sbadigli contro Budan e i suoi figli.
DI VAIO 8 Lauro cerca il fallo duro e lo trova faccia al muro.
MEGGIORINI 6,5 Acqua alta in curva mare il suo cross li fa affogare.
CASARINI 6,5 Entra nel momento giusto per poi ridere di gusto.
MALESANI 8 Al collega Ficcadenti glielo ficca non nei denti
MENARINI 1 Prima fila del Manuzzi, solo qui fanno gli struzzi
PORCEDDA 0 Ci fottiam tutti il bagnino, Sia in Romagna che a Stintino.
TIFOSI 10+ Dalla neve a far pupazzi a godere come pazzi.
Ora che il personale ha mandato il messaggio ci si aspetta che l’Azienda risponda. I tifosi hanno mostrato quello che valgono, i giocatori hanno mostrato quello che valgono. Anche i proprietari  hanno mostrato quello che valgono, proprio per questo, loro, è bene che cambino lavoro. Noi no.
Un saluto rossoblù da Darioz

LA VIGNETTA DELLA SETTIMANA


sabato 4 dicembre 2010

"Il solito cesso" di Gazzè Demuli BRISA

Certe vicende paiono segnare per l'eternità chi le subisce. Proprio quando sembrano termninate ritornano, si ripropongono, ti sfiniscono, mettendo a dura prova la tua fede calcistica che però non crollerà mai, ormai temprata da anni di militanza rossoblù. A tifare Bologna non ci si annoia mai.

venerdì 3 dicembre 2010

Il primo Tragico Bolognozzi

Il tifoso del Bologna non è certo  Fantozzi, ma fantozziano è quello che capita ormai da troppi anni alle sorti rossoblu.
Diceva Mingardi in una sua canzone ''sono cosi sfortunato che se mi casca il pistullo mi rimbalza nel cullo '' , le sorti del Bologna sono talmente pregne di sfortuna che se un'' magnate '' russo comprasse  il Bologna succederebbe come nel video ....fantozziano appunto