IL BLOG

Questo Blog ha lo scopo di cercare di fare ridere (o almeno sorridere) in un campo, quello del calcio Bolognese, ormai troppo serioso e di riportarvici un po' di satira e di autoironia tipiche della tradizione di quella Bolognesità ormai assopita.

È un mezzo per esprimere la propria creatività ed è aperto a tutti quelli che ne vorranno fare parte. Basta avere due credenziali:
- tifare Bologna
- sapere fare ridere.

Quindi non ve ne abbiate, cari calciatori, dirigenti, giornalisti (del Bologna, ma anche Avversari) se ogni tanto Vi prendiamo in giro.

Se non ci fate sorridere lasciate almeno che ci proviamo noi!!

FORZA BOLOGNA SEMPRE!!!

martedì 19 aprile 2011

MOLLA

Pillole di Bologna Soccer in tv.

Eccovi i testi portati in tv da Bologna Soccer al Pallone nel 7. Ne è stato letto solo 1...quindi sono davvero inediti...

Storie di tutti i giorni

Grazie a un’irruzione organizzata nottetempo presso gli uffici di Intermedia, siamo entrati in possesso di un documento eccezionale.
Abbiamo infatti sottratto dalla scrivania dell’Ingegner Consorte, e ce ne scusiamo, ma la curiosità ci ha sopraffatto, il programma serratissimo del prossimo CDA del Bologna.
Eccovelo, allora, in esclusiva.

ORE 9 – Ritrovo.
ORE 9.15 – Appello dei Soci.
ORE 10.45 – Inizio dei lavori.
ORE 11.20 – Relazione dell’Ing. Consorte dal titolo “Avete degli spicci?”
ORE 11.50 – Gianni Morandi canta “Si può dare di più”.
ORE 12.00 – Coffe Break.
ORE 12.15 – Arrivo della fattura per il coffee break: sono 4 milioni. La fattura arriva da Treviso.
ORE 12.20 – Analisi tattico-economica del prossimo mercato estivo. Obiettivi: terzino destro, regista, punta da affiancare a Di Vaio.
ORE 13 – Pausa pranzo. Tra l’uscita da Intermedia e l’ingresso da Rodrigo i soci vengono intercettati dal giornalista Emanuele Righi, a cui viene generosamente offerto il pranzo. Salta l’acquisto del terzino destro.
ORE 14,30 – Approfondimento dal titolo “Le cose buone lasciateci da Baraldi”.
ORE 14,31 – Estrazione del Presidente di maggio. Per quello di giugno si procede per Ambarabaciccicoccò.
ORE 15,00 – Strategia e buona comunicazione. Proiezione delle slides “Il progetto Varese. Se poi ci va fatta bene, puntiamo dritti alla Torres.”
ORE 15,30 – Giro di pareri. Intervento di Scapoli dal titolo “Vorrei fare una dichiarazione.”
ORE 15,31- Intervento degli altri 25 soci, dal titolo “No, valà, dai”.
ORE 15,45 – Confronto sul rinnovo dei contratti di Longo e Malesani. Trepidante attesa del lancio della monetina.
ORE 16,30 – Discussione sul prossimo aumento di capitale.
ORE 16,40 – Intervento di Romagnoli dal titolo “Ma io avevo capito che me ne davate, non che ne chiedevate ancora”.
ORE 17 – Secondo coffee break. Colletta per ricaricare la chiavetta del distributore automatico. Salta l’acquisto della punta.
ORE 17,30 – Approfondimento sul tema “Il modello del Barcellona.”
ORE 17,40 - Proiezione delle foto di Sergio Muniz, vincitore della seconda edizione de L’isola dei famosi.
ORE 18,00 - Relazione sul tema “La parte sinistra della classifica, non costa niente dirlo e fa figo.”
ORE 18,05 – Discussione sull’assenza di un socio di riferimento forte sulle note della canzone “Colpa d’Alfredo”
ORE 18,15 – Intervento in videoconferenza di Carmine Longo: Il futuro è nel grembo di Giove.
ORE 18,16 – Replica dell’Ing. Consorte: Mi chiami pure Giovanni, siamo fra amici.
ORE 18,30 – Saluti tra i soci. Arrivederci presidente, arrivederci presidente, arrivederci presidente…
ORE 19,00 – Uscita da Intermedia.
ORE 19,15 – Interviste di rito. Anzi di Rita. Anzi Margherita. Mandini.



5 mesi in 25 righe

Era una notte tetra e Pavigna.
Fuori dagli studi di E’tv, un vento di Muriana scendeva dai colli e dai Montanari, e spazzava la città fino ai confini Romagnoli della provincia. Le acque del Reno schiumavano scure, percorse da onde, gorghi, cavalloni e Galavotti.
Alle porte di Casteldebole erano ormai pronti i Catenacci di Ferretti, e i prati rischiavano di non servire più per allenarsi, erano pronti per piantarci Zucchini.
La speranza è l’ultima a morire, dicevano gli antichi Romani, ma eravamo tutti spaventati, molto, anzi, Rimondi spaventati, come si dice da noi.
La società non dava più segni Vitali. Stava Morandi, Porcedda miseria. Ah, destino cinico e Baraldi. Menarere, menarere, menari noi.
Il cuore dei tifosi era a Brandoli.
I soci del Bologna, i nanetti come li chiamava qualcuno, si erano riuniti ed erano più di Setti, anzi, erano più delle colonne del Bernini in S.Pietro, la loro pazienza era degna di angeli e Serafini. Ma non bastava.
-Ci vorrebbe un’idea che Renda il Bologna appetibile, qualcuno che sposi la causa rossoblu.- disse la Sabri in tv.
-Mah.- alluse Oddone – Qui si rischia di rimanere Scapoli a vita.-
-Per forza. Siamo rimasti senza Zanetti, senza Cazzola e con un solo Yien in tasca…così è dura trovar Consorte. – sentenziò sibillino il Civ.
-E invece m’avete trovato, - tuonò l’Ingegnere irrompendo in studio, sorridente sotto un cappello a tesa larga – ce la faremo, fidatevi, non siamo in bolletta, abbiamo pur sempre tanti Fiori e una bella Ferrari. Ma soprattutto, ho pensato io a una soluzione…-
Le note di una canzone di Albano riecheggiarono lontane.
Felicità. Forse.


M…come…, V…come….

Lo confesso. Sono Bolognadipendente da oltre 30 anni.
Bolognadipendente e, purtroppo, dotato di un minimo di memoria. Ora, in oltre 30 anni di stadio, di magoni, giocatori imbarazzanti, delusioni, partite assurde, insomma, un po’ ne ricordo. Magari rischio di fare un po’ di confusione sulle annate, ma li ricordo.
Non li elenco qui. Non basterebbe il 2011.
Però, domenica, nel secondo tempo di Chievo-Bologna, è successa una cosa. Una cosa che nella vita di un tifoso, in teoria, è difficile che capiti. O, al massimo, capita una volta, toh. Ma a tifare Bologna…può capitare anche due.

Il gol di Marcolini. Una roba pazzesca. Da metà campo. Contro di noi. Strano.
Che ci volete fare. Proust aveva i biscottini, per evocare la sua malinconia del tempo perduto. Io ho Marcolini. Sfiga.
Marcolini infatti mi evoca una stagionaccia del Bologna. Quella della retrocessione sotto la gestione Scoglio e poi Radice. Quella in cui perdemmo 4 a 0 a Bari.
Quella in cui Maiellaro fece una roba simile. Gol da casa sua.
E’ vero, quel Bologna fu indecente e retrocesso, questo assolutamente meglio e da applausi, per come la vedo io.
Ma il fatto rimane.
In 30 anni da tifoso ho beccato due pere contro da metà campo.
E mi son beccato due pere da metà campo da un avversario che inizia per M, a sottolineare quanto sia assurda la storia recente del Bologna. Presi da un portiere che inizia per V.
M come Marcolini e Maiellaro. Accidenti a loro. E in porta V come Viviano, incolpevole, ieri. V come Valleriani all’epoca. Colpevolissimo.

Perché dico questo? Così, mi è venuto in mente. E ha proprio ragione Darioz. A tifare Bologna non ci si annoia mai.

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