IL BLOG

Questo Blog ha lo scopo di cercare di fare ridere (o almeno sorridere) in un campo, quello del calcio Bolognese, ormai troppo serioso e di riportarvici un po' di satira e di autoironia tipiche della tradizione di quella Bolognesità ormai assopita.

È un mezzo per esprimere la propria creatività ed è aperto a tutti quelli che ne vorranno fare parte. Basta avere due credenziali:
- tifare Bologna
- sapere fare ridere.

Quindi non ve ne abbiate, cari calciatori, dirigenti, giornalisti (del Bologna, ma anche Avversari) se ogni tanto Vi prendiamo in giro.

Se non ci fate sorridere lasciate almeno che ci proviamo noi!!

FORZA BOLOGNA SEMPRE!!!

mercoledì 9 marzo 2011

TIRA MOLLA

In ginocchio da te

Gianni Morandi Presidente del Bologna.
Detta così sembra il titolo di un fumetto, di quelli di Topolino di una volta, tipo Superpippo contro Tutankhamon o Nonna Papera Astronauta.
Ma è la verità. Il Presidente Onorario del Bologna è Gianni Morandi, lo sanno anche i sassi. D’altronde a Morandi non si può che voler bene, in effetti, ora anche di più, visto che ci rappresenta e ha anche messo una bella sommetta per salvare i nostri colori.
Ma la sua presenza sulla poltrona più prestigiosa del club, a me che tocca anche scrivere qualcosa sul tema ogni tanto, fa venire in mente strani parallelismi col Bologna squadra, coi tifosi del Bologna. Quasi sinistri, se penso in particolare a quelli che tengono vivo questo blog, Bologna Soccer. Specie in quest’ultima settimana, negli otto giorni che passano tra il trionfo con la Juve e il 2 a 2 col Cagliari.
Mi spiego meglio. Occhio al grassetto…

Comincio dalla fine. Da domenica scorsa, prima di Bologna-Cagliari.
C’è un grande prato verde. Dove nascono speranze. E su quel prato il Gianni Nazionale sta premiando l’altro mito vivente del BFC di oggi. San Marco Di Vaio.
Poi inizia la partita. Il tempo migliore è sicuramente il primo. Non che sia uno spettacolo, ma siamo tranquilli. E il Capitano si procura e segna un rigore. Fanno 54 gol in 100 partite, non ti dimenticherò, Marco. Mai.
Purtroppo di tempi, il calcio, ne prevede due, e nel secondo il Bologna va sotto. Il Cagliari, squadra che in questi 3 anni sembra avere una simpatica propensione a romperci le palle, si rianima, insomma corre più di noi.
Pareggia con Cossu, e poi tira un calcio d’angolo, quasi alla fine della partita. La palla resta lì un semestre, poi si avvia verso centro area.
C’era qualcuno dei nostri a centro area? C’era, che so, un nostro medianaccio a scaraventarla via, un terzino pronto a spazzarla in tribuna? No.
C’era un Ragatzu… Che non so se come me amava i Beatles e i Rolling Stones, ma di certo ama parecchio farsi mandare a cagare da tutta Bologna. 2 a 1 per il Cagliari, e quel Ragatzu, mi informo, fa il quarto gol in vita sua, il secondo a noi. Il 50% della sua carriera, ad oggi, lo deve al Bologna. Alzo gli occhi al cielo, sacramento in silenzio e dico Grazie perché. Perché a seguire il Bologna, di nemici giurati me ne son fatti un casino, gente che sembra avercela solo con noi. Da Tacchi a Ganz, a Sculli, a Maggio. Ora sto Ragatzu, promette bene.
Manca poco alla fine. L’incubo della sconfitta che ghiaccia l’entusiasmo post-Juve è davanti agli occhi di tutti. La curva sostiene lo stesso la squadra. Cori, cori, ancora cori. Ma col groppo alla gola. Escono canzoni stonate.
Guardiamo con affetto i nostri assediare il Cagliari col sangue agli occhi. E soprattutto guardiamo, a un amen dal fischio finale e con tutta la benevolenza del mondo, Paponi intuire la traiettoria di un retropassaggio, scattare, avventarsi sulla palla, scartare anche il portiere…Adesso tocca a lui, pensiamo a bocca spalancata. Come col Palermo, sta a vedere che ce la risolve Paponi, quello che tutti pigliavano per i fondelli.
Solo, Paponi torna Paponi. E tira, fuori. A porta vuota.
Fatti mandare dalla mamma. A far delle pugnette, impreca qualcuno. Tanto è solo un gioco, dice qualcun altro, più accomodante. Fatto sta che adesso anche solo il pareggio è davvero una chimera.
Che poi, quest’anno, già 4 volte il Bologna ha raddrizzato le partite, o addirittura vinto, negli ultimissimi secondi. Non è fortuna, quindi. Però, c’è sfiducia, ormai, dai e dai… come può riverificarsi ancora, un episodio del genere, c’è caso che succeda di nuovo? chiedo al mio vicino di curva. Uno su mille. Dice lui.
Benissimo.
Il Bologna tira un corner a tempo strascaduto. La palla sorvola un’area di rigore in cui c’è pure Viviano in versione centravanti. Scena piuttosto grottesca, a dire il vero. Il pallone passa alto, sotto si menano tutti, poi ricade dall’altra parte. Lo ripiglia Gimmy, un pazzo come me. Controcross, di nuovo la palla che sorvola il saloon con 20 giocatori che si bussano.
Solo che stavolta arriva a Ramirez.
Che si inarca, si coordina e colpisce in semirovesciata.
Bene, mi sa. La palla sfreccia sopra mille teste. Forse qualcuno la devia. Forse il portiere la piglia. Forse non pareggiamo.
O forse….Goooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooool.
Vivo, muoio, e vivo.
Un boato, la curva esplode, letteralmente. Abbracciamoci.
Quest’anno, anche quando si pareggia, è una gioia immensa. E quegli undici in campo sono dei leoni, gente che ce la mette tutta, fino alla fine, è come se giocassero undici di noi. Sono Angeli, e non hanno nemmeno le rughe un po’ feroci sugli zigomi. Dei guerrieri veri.
Si può dare di più? No. Proprio no.
Mi avvio verso casa. Ascolto per radio la conferenza stampa. Malesani tiene sulla corda Ramirez, non lo elogia come tutti si aspetterebbero, lo critica. Ma fa parte del gioco. E credo che Gaston lo sappia. Anzi, forse è suggestione, ma a un certo punto mi sembra che dica a Malesani Sei forte papà. Lacrime.

Arrivo a casa e ripenso a questi 8 giorni col batticuore.
Una settimana fa, domenica scorsa, meditavo sulla vittoria con la Juve. Non son degno di te, non ti merito più, mi ripetevo a bassa voce, e la dedicavo al Bologna. La sera prima non ero andato a Torino e mi ero pure messo a guardare la partita in tv con parecchio scetticismo. Speranze poche, ero sicuro che ci avrebbero gabbato, come al solito. Lo ammetto, quando si va contro i gobbi tendo a un leggero pessimismo, chissà perché.
Invece…
…la Bella Signora (parlami di te nella notte scura…prrrrrrrr) l’ha preso in saccoccia. I nostri bellissimi eroi mi hanno regalato una vittoria da leggenda contro la Mia Nemica Amatissima (se perde).
Di Vaio – Di Vaio, la difesa dei gobbi che si apre e si chiude malinconica come la fisarmonica di un tanghero triste, 2 Banane (controcoro: Lampooooooooooone), e tutti a casa.
Sono soddisfazioni. Di quelle che durano nel tempo.

E infatti... faccio un piccolo balzo in avanti, giusto qualche giorno, a metà della settimana scorsa.
Avevo appuntamento con un bel po’ dei colleghi di blog. Roba importante. Non vi anticipo nulla, ma state su Bologna Soccer che ne vedrete delle belle…
Avevo questo appuntamento, dicevo. Ed ero in ritardo.
Quindi andavo a cento all’ora…blem blem blem, eccetera. Ho realizzato che pioveva. E infatti guidando mi chiedevo scende la pioggia, ma che fa?
Al mio arrivo, c’erano tutti. I due fondatori del blog, Darioz e Gigino, Bente, Orfeo, che sarebbe poi l’unico artista vero di sta combriccola, Lucio e consorte (non Ciofanne, la moglie proprio), e Wanda Nerd coi suoi grandi occhi di ragazza.
Bel pranzo. E soprattutto, in una settimana così magica, bella svolta probabilmente, per Bologna Soccer.
Solo che quando piove, le svolte sono scivolose.
Infatti. Mentre ci dirigevamo alle macchine, di fianco a Darioz, è entrata nel mio campo visivo una sagoma rapidissima. Dal nulla. Rapidissima e rasoterra. Per farla breve, una tizia con suole in cuoio su terreno bagnato, ha tirato uno sblisgone terrificante, atterrando a pelle di leone davanti al noto cantautore con la Z finale. Attimo di panico. Sapevo che Darioz avesse talento. Ignoravo che provocasse sulle donne questo effetto In ginocchio da te.
Abbiamo ovviamente soccorso la poveretta, che fingeva indifferenza, ma era in procinto di scoppiare in lacrime per il dolore e la vergogna. Ma siamo galantuomini, noi di Bologna Soccer.
E poi, due non farla piangere

Insomma, può bastare, tutto questo, per considerare Morandi Presidente stralegittimo dei nostri sogni?

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