IL BLOG

Questo Blog ha lo scopo di cercare di fare ridere (o almeno sorridere) in un campo, quello del calcio Bolognese, ormai troppo serioso e di riportarvici un po' di satira e di autoironia tipiche della tradizione di quella Bolognesità ormai assopita.

È un mezzo per esprimere la propria creatività ed è aperto a tutti quelli che ne vorranno fare parte. Basta avere due credenziali:
- tifare Bologna
- sapere fare ridere.

Quindi non ve ne abbiate, cari calciatori, dirigenti, giornalisti (del Bologna, ma anche Avversari) se ogni tanto Vi prendiamo in giro.

Se non ci fate sorridere lasciate almeno che ci proviamo noi!!

FORZA BOLOGNA SEMPRE!!!

lunedì 6 febbraio 2012

BOLOGNA SOCCER DEBUTTA IN TEATRO

IL 21 MARZO LA PRIMA AL FANIN DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO

BOLOGNA SOCCER sale sul palcoscenico. Cambiano i protagonisti, cambia la storia, non cambiano, in parte, l'autore (drammaturgia a cura di Darioz) e soprattutto lo spirito dissacrante con cui si vive il mondo del calcio. Chi ha vissuto direttamente o indirettamente, il mondo dei campionati dilettantistici Bolognesi si riconoscerà sicuramente nelle vicende pallonare del mitico BOLOGNA SOCCER squadra in cui tifare Bologna era il primo e unico requisito per essere ammessi. 
Regia di Francesca Calderara
Drammaturgia e testi Dario Darioz Clementi
Sul palcoscenico volti noti del panorama teatrale Bolognese come Monia Fucci, Maria Grazia Maffia, Luca Mazzamurro, Renzo Morselli, Orfeo Orlando, Bruno Tabarroni e la vera rivelazione: Maurizio Cevenini, il Cev, con un ruolo di primissimo piano. IL 21 MARZO ORE 21 AL TEATRO FANIN DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO NON PERDETEVI LA PRIMA DI "BOLOGNA SOCCER"


Liberate i sensi e respirate questo primo assaggio di BOLOGNA SOCCER

La maglia di lana che ti pizzica la pelle, l’acqua di una domenica mattina che la intride, la rende pesante come un cappotto e la stinge e stringe irrimediabilmente anticandola prima del tempo. L’odore di canfora e i rumori dello spogliatoio. L’odore dell’erba tagliata e il rumore dei tacchetti all’ingresso in campo. Chi ha respirato, sentito e vissuto questo non potrà più farne a meno. E nemmeno Antonello, trascinato dalla moglie nella nuova casa della bassa Bolognese, lontano da tutto, riesce ad elaborare il lutto che lo distacca dal calcio; da quello giocato sui campi con gli amici, da quello vissuto come tifoso sugli spalti seguendo il suo Bologna. Ben presto la verveggiante moglie se ne rende conto e chiama in soccorso i compagni di un tempo della gloriosa squadra del Bologna Soccer di cui Antonello è stato degno portiere. Lo spirito di squadra non è sopito dal tempo trascorso e la cura prevede la replica di un trionfo del passato che faccia riassaporare sul campo ad Antonello le gioie ormai perdute e lo restituisca alla vita. Complice una frizzante e creativa venditrice porta a porta, alcune sue mirabolanti trovate, e una sconosciuta improbabile vecchia gloria del calcio Brasiliano, la squadra vola a rivivere suoi antichi fasti recuperando Antonello al calcio e alla vita. Emergono così il colore e lo spessore di quel filo che unisce i compagni di avventura anche a distanza di anni eterni di separazione se questi hanno sofferto e gioito insieme, si sono abbracciati e insultati su un gibboso e sconnesso campo di periferia. E’ lo spirito dissacrante del calcio amatoriale, l’anima della passione di chi nasce, cresce e muore inseguendo sogni e palloni senza perdere la dimensione della vita e dello scherzo stupido e un po’ ignorante di quattro vecchi amici Bolognesi. E’ la storia immortale della squadra più amatoriale dell’intera storia del calcio Bolognese, tanto amatoriale che non si può fare a meno di amarla. E’ BOLOGNA SOCCER.

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