IL BLOG

Questo Blog ha lo scopo di cercare di fare ridere (o almeno sorridere) in un campo, quello del calcio Bolognese, ormai troppo serioso e di riportarvici un po' di satira e di autoironia tipiche della tradizione di quella Bolognesità ormai assopita.

È un mezzo per esprimere la propria creatività ed è aperto a tutti quelli che ne vorranno fare parte. Basta avere due credenziali:
- tifare Bologna
- sapere fare ridere.

Quindi non ve ne abbiate, cari calciatori, dirigenti, giornalisti (del Bologna, ma anche Avversari) se ogni tanto Vi prendiamo in giro.

Se non ci fate sorridere lasciate almeno che ci proviamo noi!!

FORZA BOLOGNA SEMPRE!!!

lunedì 30 maggio 2011

Commenti e voti alla Stagione 2010/2011 del Bfc 1909 










Ci son certe  stagioni
che vivono di affanni
e sembra in uno solo
che passino vent’anni

 Gli affanni ci sono stati
però anche le emozioni
come quando abbiamo vinto
a casa dei ladroni.

Perciò non sarà facile
lasciar tutti contenti
in quest’ultima puntata
di voti e di commenti

 Adesso uno per uno
comincia la mia lista
di chi di quest’anno eterno
ne e è protagonista.

Un 7 ad Emiliano
fra un po’ ci dirà addio
e se ne andrà lontano
come fosse un suo rinvio

6+ per Lupatelli
un mannaro senza eguali
il portiere della notte
para ed ulula fra i pali

6 a Gyorgy sulla destra
che è Austriaco o Ungherese?
Certo che ha una bella sfiga
a prescinder dal paese

6 ad Esposito terzino
o se serve anche centrale
che anche senza batteria
non se l’è cavata male

C’è chi invece da centrale
è diventato anche terzino
6+ al bravo Niccolò
angioletto Cherubino

6 a chi sulla sinistra
porta ingegno e lo si vede
Corre come un camionista
Corre e inventa l’Archimede

6 ,5 ad Evangelos
che saluta emozionato
l’assist man fa contro il Chievo
sarà Moras ma è pelato

Portanova ha messo grinta:
“Non mi spezzo e non  mi piego
La difesa spesso guida
6+ a lui e al cane Diego

6 e mezzo diamo a Britos
che ora forse se ne va
Anche se il buon Michelangelo
Spesso ha fatto anche pietà

7 a Rubin lì a sinistra
bravo avanti e bravo dietro
E’ cresciuto così tanto
che oramai avrà preso un metro

Casarini 5,5
ogni tanto una la becca
Da terzino o a centrocampo
è salsiccia o è una bistecca?

Un 6- con riserva
ai tatuaggi di Buscè
gioca poco nel finale
quando birra più non c’è

Réné Krhin un 5+
fa venir capelli dritti.
Certo che ha molte scusanti
e non era lui ma Gritti.

5,5 a Mutarelli.
forse è la volta buona
che dai Pascoli al Dall’Ara
se ne parte la frisona.

5+ allo Slavo Rado
che non è certo un campione
ma con una luce in testa
a me sembra un buon lampione.

6,5 a Della Rocca
che fa l’anno suo più bello
e così abbiamo scoperto
che era meglio del fratello.

Albin Ekdal prende 6
spesso ha qualche buona idea
ma lo devi rimontare
come un letto dell’ikea

Diego Perez il mastino
morde forte il tuo polpaccio
6 e mezzo “non son bello
però indubbiamente piaccio.”

7 a Mudi che ha imparato
anche ad essere gentile
ma non a calciar la palla
all’accademia del badile

5+ al talentuoso
fantasista Siligardi
anche per quello che leggi
sul suo facebook se lo guardi

5,5 sei un fenomeno
però io ti chiedo dimmi,
oltre a dar coppe a Zarate
quali colpi hai fatto Gimmy?

5+ si prende il Meggio
non è ricco ma   Riccardo
Io lo voglio chiamar Rita
Perche lui è sempre in ritardo

5,5 per Paponi
cui l’impegno mai non manca
ma non riesce a superare
quella sporca riga bianca

6,5 all’Anatroccolo
che vuol diventare cigno
Se lo vendono io smoccolo
deve stare qui El Nino

7 al capocannoniere
ha combinato qualche guaio
ma per questa volta… pass
goleador Marco Di Vaio

Un 6+ a Malesani
allenatore generoso
che elargisce a piene mani
vino e giacca a ogni tifoso

Un 6+ anche per Longo
che però se n’è già andato
parla in greco ed in Latino
però è disoccupato

Dovrei dare ora il mio voto
pure a tutti i dirigenti
Ma ci vogliono due ore
solo per i presidenti

E così dieci ai tifosi
perché sempre li vedrai
Perché a tifar Bologna
no non ci si annoia mai

10 a chi mi fa parlare
quando io dovrei star zitto
Un saluto ed un abbraccio
agli amici Ugo e Vitto

10 a quelli che han seguito
mezzo pieno mezzo voto
Per seguirlo fino in fondo
ci voleva un bello scroto.

Quindi 10 se mi ascolti
te lo prendi pure tu
E ti prendi da Darioz
Un saluto rossoblù.


sabato 28 maggio 2011

"A ME GLI OCCHI"

La vita e la partita viste da Wanda Nerd con gli occhi dei nostri campioni .Questa settimana Wanda ci mostrerà il mondo con gli occhi di Emiliano Viviano.


Emiliano Ciaociao

Ore 8e30, 14/05/2011
"Maremma maiala! Si torna a casa! Domani, domani...". La mente di Emiliano è ossessionata dalla parola Domani. Perché per lui Firenze è casa, lo scrive pure su internet, mentre per noi è Odio!
Emiliano il, sarebbe meglio dire la, Viola ce l'ha come figlia. Noi il colore viola lo usiamo per la carta. Igienica si intende.
Questione di punti di vista si può dire... A seconda di dove si nasce, il viola può piacere o mandare in bagno come un attacco di dissenteria.
Man mano che passano le ore Emiliano pensa alla sua terra natale, gli tornano in mente i bei momenti vissuti a casa, ma soprattutto pensa che il suo amore spassionato verso il giglio debba essere messo da parte per poche ore.
Per ora sei ancora nostro (a metà), e per noi devi giocare! Lui lo sa, ed è uno che il suo lavoro lo sa fare. E' uno serio, per quanto riguarda il campo. Lui gioca per vincere.
Ore 9:00, 15/05/2011
Allora si parte, è mattino, tutti insieme per cercare di fare qualche punto, per cercare un riscatto.
"Oh Emiliano, se vinciamo ci paghi a tutti la cena? Una fiorentina di un chilo a testa, che ne dici?" chiede con l'acquolina in bocca Britos.
"Eh poi che vuoi pure? Un litro di rosso?" risponde Emiliano.
"Magari... Ma non te la prendere!". "Scusatemi, è che mi girano... Cioè tutte le volte che si gioca contro la Viola, iniziano le battute... Che palle!!" afferma Emiliano.
"Non ti preoccupare! Ci siamo passati tutti. Ormai dovresti esserti abituato..." lo conforta San Marco, mentre senza farsi beccare mette qualcosa nella borraccia di Emiliano.
Magia delle magie... Silenzio. Per tutto il viaggio non si sentirà più parlare della Viola. Meraviglia delle meraviglie. I blandi sonniferi funzionano.
Dopo circa due ora di viaggio: "Si scendeee! Siamo arrivati!" sbraita l'autista del pullman.
Emiliano si risveglia dal torpore e non completamente ripreso salta su dicendo: "Ma che fa? Urla come se fossimo in gita? Oh ragazzi, non abbiamo cantato lungo il viaggio: Ode all'autista, l'autista l'autista... Ode all'autis...".
"Emiliano, non fare il bischero e scendi! Si è già ripreso ragazzi... O quasi, insomma la faccia da rincoglionito ce l'ha sempre!!" esclama Portanova.
Ore 15:00, si è già tutti in campo, dal cielo piove tantissima acqua. Il nostro viola prende gol da un altro che forse l'anno prossimo non sarà più viola. Forse sta ancora dormendo per il sonnifero...
Partiamo male. Ma nel secondo tempo, la ripresa coincide con il risveglio del fiesolano. Non si prende più gol e si riesce a pareggiare. C'era stata anche l'occasione di passare in vantaggio, ma pazienza il nostro Capitano si può permettere qualche errore.
La partita non darà poi tanta soddisfazione, peccato. I tifosi desideravano qualcosa di più.
"Basta ragazzi, andiamocene a Bologna." Emiliano sembra demoralizzato. Un pareggio dovrebbe accontentare tutti, invece sembra non abbia soddisfatto nessuno. Noi tornammo a casa un po' amareggiati e Viviano pure. Il Bologna non ha battuto la Viola, ma non ha nemmeno perso. Viviano non ha battuto la sua amata squadra, ma non è stato nemmeno sconfitto. Un pareggio e nulla più.
Noi al fiesolano gli abbiamo sempre voluto bene, abbiamo sempre creduto in lui, perché diciamocelo le doti calcistiche ce le ha. Innegabile. E' pure un tipo simpatico, che poi è nello stereotipo del toscano: strafottente, diretto, travolgente, ma... C'è sempre un ma.
Ma l'amarezza che noi tifosi abbiamo provato durante l'ultima partita di campionato non è quantificabile.
Poteva essere la nostra riscossa, la riscossa della nostra squadra. Invece è stata la resa totale. Anche il nostro Viola poteva prendersi la sua rivincita, invece è stato il collasso.
Lo so che a tifare Bologna non ci si annoia mai, ma porca la miseria, anche questa?
Cioè dopo uno scempio del genere il tifoso medio, anzi, quello che non si scoraggia mai, quindi medio per nulla, per chiudere in bellezza poteva, scendendo i gradoni, ruzzolare come un sacco di patate. Ma senza farsi nulla, intendiamoci. Casomai rompendosi i pantaloni, diciamo sulle chiappe. Un bello strappone. E proprio mentre le persone che si trovavano alle sue spalle iniziavano a scorgere delle orrende mutande dall'improponibile colore, poteva pure trovarsi davanti la ragazza che per tutto il campionato aveva desiderato conoscere. Quella tifosa tanto carina quanto rossoblu. E tanto per concludere in bellezza, con una mano sulle chiappe ed in preda all'agitazione, poteva bofonchiarle:
"Bella partita quella di oggi vero?"... (Tre gol da un esordiente in serie A, di diciannove anni... Ottimo).
Lui tapino... Che vergogna... Ma grazie a dio non è successo questo.
È successo di peggio.
Perché il Bari torna, grazie ad un fanciullo, in serie B con classe. Mentre noi rimaniamo in serie A con un'amara sconfitta, un brutta prestazione di tutti, compreso Viviano ed un amarissimo arrivederci al prossimo anno da parte dei giocatori. Anzi l'arrivederci ce l'hanno detto solo in tre, due giocatori ed il mister.
Anche il fiesolano non è venuto sotto la curva, e da quanto si dice potrebbe non venirci più, se non come avversario. Un saluto del cavolo. Ciao, ciao.
Quei tifosi "medi", pazzi come cavalli, che pur di avere un attimo di gloria sono disposti a tutto ed a sopportare di tutto, meritano molto! Tra uno squarcio nei pantaloni ed una figura di merda, il "medio" avrà sempre voglia, perché dentro di sé spera in una squadra come quella del '64.
E' proprio rincitrullito il tapino.
Tre goal da un fanciullo. Ma vaffanciullo.

mercoledì 25 maggio 2011

SUPERCLASSIFICASIO'

Dalla salvezza dell'era Colombiana a quella dell'era Malesana, la classifica di  un anno di frasi , tormentoni e gaffe storiche ,in questa annata felicemente drammatica


lunedì 23 maggio 2011

Commenti e voti ai giocatori del Bfc 1909 contro il Bari



Eravamo quattro amici al bar…. Quattro come i moschettieri di Dumas, come le mosche di velluto grigio di Dario Argento come i matrimoni e un funerale. Un funerale, di questo si  trattato, il funerale delle nostre speranze e ambizioni. Il funerale dell’illusione che ci aveva portati a pensare che pria o poi a Bologna fosse consentito ambire a qualcosa di più o quantomeno a una chiusura dignitosa invece che al funerale celebrato da Fra Grandolfo. Ecco commenti e voti di mezzo pieno mezzo voto al funerale delle nostre illusioni.



VIVIANO Quattro pere a cui si inchina e appena un ciao con la manina
MORAS Quattro anni dalla B e lo salutano così
PORTANOVA Quattro quattro come un leder si defila il nostro leader
CHERUBIN Quattro gare dall’inizio e questa qui è stata un supplizio
MORLEO Quattro scatti di Bip Bip Archimede è andato in trip
DELLA ROCCA uQuattro reti? Questo è troppo. E per niente io mi azzoppo.
MUDINGAYI Quattro metri fai di lato la sua ancata ti ha spostato
EKDAL Quattro mesi per montarlo un minuto per cambiarlo
SILIGARDI Quattro assist azzardati cinque ne hanno intercettati
PAPONI Quattro fans lo han nei cuori. I suoi suoceri e i genitori
DI VAIO Quattro vattene a cagare al  gillet che vuol parare

MEGGIORINI Quattro dita a pugno e… l’altro tienilo per te
MUTARELLI Quattro pascoli ai giardini e vuol pure altri quattrini
GIMENEZ Quattro giocate fenomenali eran però paranormali

MALESANI Quattro mesi di vacanza  due già fatti, gli altri avanza
GUARALDI Quattro calci con scioltezza a chi vuol premi salvezza

Quattro passi in mezzo al campo  dopo aver chiesto  quattro soldi e aver ricevuto in cambio quattro urli causano  quattro pere subite e quattro sole squadre che ti finiscono dietro.
Non si può certo dire che i nostri si siano fatti in quattro e anziché fargli quattro applausi sarebbe stato forse meglio dirgliene quattro visto che solo in quattro gatti sono venuti a salutare la curva che li ha sostenuti mentre gli altri hanno imboccato il tunnel in quattro e quattr’otto.
Son rimasto io da solo al bar gli altri sono tutti quanti a casa.  Il consueto saluto rossoblù da Darioz

martedì 17 maggio 2011

lunedì 16 maggio 2011

MEZZO PIENO MEZZO VOTO

Commenti e voti ai giocatori del Bfc 1909 contro la Fiorentina

Si discute di biscotti veri e presunti e va giù la Doria. Pare un segno del destino. Se si fosse parlato di salumi e non di biscotti, noi che ci chiamiamo Bologna come la mortadella e che abbiamo avuto come presidente Porcedda saremmo ormai spacciati. Invece festeggiamo un risultato tutto sommato insperato e soddisfacente per come parevano essere gli auspici ad inizio stagione. Vediamo ora commenti e voti di mezzo pieno mezzo voto ai rossoblù di Firenze.


VIVIANO 6 Vanno in gita da amichetti a Barcellona lui e Setti
MORAS 5 E’ stanco, ormai non ne puo’ più, l’han capito anche in Perù.
PORTANOVA 6 Con Daniele non si scampa. E Mutu va in silenzio stampa.
BRITOS 5,5 Gli è scappato Gilardino come la pipì a un bambino
CHERUBIN 5 Winston Cerci gli è scappato e a scarpate l’ha pigliato
MUDINGAYI 5  Se le scarpe metter devi dalla scatola le levi
PEREZ 5,5 Col machete si fa vivo per potare il Montolivo
DELLA ROCCA 6  Sebastien non ha abboccato  ma di gola ha un po’ peccato
CASARINI 5,5 C’è la Fiorentina viola e la bistecca era una suola
PAPONI 5 Il Paponi mi sa tanto che non lo faranno Santo
DI VAIO 5+ Ha il rigore della pacchia ma fa secca una cornacchia


RAMIREZ 6,5 Solo lui vuole segnare  e perciò si fa cacciare.
GIMENEZ 5 C’è chi dice che sia tristo. Prima chiedo a “Chi l’ha visto?”
MUTARELLI s.v. Sarà un giorno fiorentina la frisona da chianina.


MALESANI 5,5 Con la pioggia è triste il look dell’annacquato Superciuck.
SETTI 5 Di partite lui ne ha viste però questa è proprio triste.


Ci siamo salvati in anticipo e togliendoci qualche bella soddisfazione. Rimane ora l’opportunità di trovare una vittoria contro il Bari all’ultima giornata. Vittoria che manca da tanto tempo e che lascerebbe, biscotti o salumi che siano, un buon sapore in bocca.
Un saluto rossoblù da Darioz.



venerdì 13 maggio 2011

OPERAZIONE GERONIMO - 2° ed ultima parte by Gigino

Siamo davanti al locale IL PORCEDDU , famoso ristorante di pesce del fantomatico Porcedda Sergio
Il cuore batte forte. Il film della vita da tifoso ti scorre davanti agli occhi.
Un profondo respiro ed entriamo .Dai regaz forza e coraggio.
La facciata del locale è straordinariamente elegante , ma appena entrati capiamo che è come una scenografia di Cinecittà. Dentro infatti è un capannone con soffitto in eternit a vista, il pavimento in legno tarlato o meglio in tarlo legnito visto che di cellulosa ne è rimasta ben poca. Le sedie sono una diverse dall ‘altra  : Una sedia a trono è affiancata ad un le corbusier e ad una seggiolina di scuola materna ad uno sdraio da mare etc etc... i tavoli hanno tutte forme diverse . Si respira aria di tensione finanziaria e il minimalismo imperversa : non nelle forme ma nella spesa
Entriamo e ci fermano subito ‘’ Avvette prennottatto ? ‘’  risponde Darioz ‘’si . solo quatro mesi fa ‘’ .Ci fanno accomodare  vicino ad un tavolo che confina con una comitiva di turisti giapponesi .Subito dietro di noi una coppietta giovanissima con il lui che causa una tirella impressionante tempesta la povera fidanzata con una marea di doppi sensi dove il piu’ sobrio è ‘’ mi raccomando non ordinare l’anguilla, quella te la do io piu’ tardi.‘’
Dopo un po ‘ si presenta il cameriere . Sin da subito non ci pare viso sconosciuto,poi ..’’ Boistic (socmel in ungherese,anche il bravo Detari è calatissimo nella parte  ) , ma è Silvino Marras’’ sussurra.
’Benvenutti, cosa posso porrttarrvi per inizziarre ? ‘’  molla risponde pure lui mimetizzando la sua vera persona  ‘’ nu vudrons on sbroz ed sotè ed cozze , plu o man 84 porsion ‘’ ‘’Certo siggnorrre e da berre  ?’’ darioz’’ portace un don perignon der ‘64 ,anzi tre ‘
Dopo 2 minuti Silvino si presenta con un bettoniera di Sautè di Cozze .La bettoniera gira in continuo quando poi ne  vuoi prendere un'altra porzione chiami  Silvino il camerie e lui con un badile ti riempe la scodella .Silvino porta  anche il vino che  Darioz assaggia ‘’ Mortacci , fa schifo !!!’’  ‘’ssa di ttappo ? ‘’ Darioz risponde con veemnenza’’ Magara !! sa de etichetta !!’’ .Con questa scusa facciamo stappare inutilmente altre 35 bocce .Alle 36° per umana pietà diciamo che puo’ andare .Torniamo alle cozze. L’odore che fuoriesce dalla bettoniera  piu’ che di mollusco da l’idea di una fonduta di taleggio, ma il nostro appettito è agguerrito e non se ne cura .
Nel frattempo la guida dei turisti giapponesi si lamenta perché a loro modo di vedere il sushi ordinato non è proprio freschissimo chiedendo con forza l’intervento del proprietario. Dopo due secondi arriva lui . Sergio Porcedda!!. Sempre uguale con quella giacca blu su camicia bianca e i jeans e con quei dentoni cosi bianchi ,ma cosi bianchi che non capisci se devi complimentarti con il dentista o con l’ imbianchino . Sergio dopo essersi difeso  con un certo fervore prende il telefono e simula vistosamente una telefonata. Nel contempo Marras  esce da una porta secondaria per rientrare dopo due minuti dall’ingresso principale con un camicie bianco, una parrucca in testa e gli occhiali col naso attaccato a mo’ di pagliaccio. Silvino si spaccia  cosi agghindato per il medico legale della veterinaria di Cagliari ; è venuto per constatare l’esatto giorno in cui la spigola  in questione è deceduta al fine di porre termine  al contendere
Dopo un finta autopsia  il finto Coroner sentenzia ‘’ E’ mmorta 5 minnutti ffa ‘’ ….
 La guida Giapponese , caduta nel losco tranello , fidandosi ,fa una serie infinita di Arigato’ al sior Porcedda che con ghigno malefico accompagna Silvino il Coroner all’uscita del ristorante.
Intanto in cucina hanno lasciato la porta aperta e riuscendo a vedere quello che succede ivi all’interno corre subito ai nostri occhi una scena allucinante .
Il cuoco , con una vernice alluminio metalizzato a spray,colora  2 sgombri coprendo le caratteristiche  striature tigrate del pesce  al fine di renderli uguale ad un branzino.
Finita la laccatura , posati gli sgombri ,pardon branzini, su un vassoio ,si dirige verso la coppietta per fare vedere se le bestie sono di loro gradimento per una cottura al sale .
Dopo l’assenso della coppia il cuoco non trovando il sale in cucina , ricopre i finti branzini di sale per lavastoviglie mettendoli successivamente nel forno .
Torniamo a noi. Dopo aver divorato 84 porzioni di cozze ( per smaltire i gusci , invece delle tradizionale scodella, ci hanno portato direttamente  un cassonetto dell’ immondizia ) , ordiniamo un risotto di ,mare. Il risotto arriva un po pacciacolloso, per mangiarlo invece di usare il cucchiaio, decidiamo di spalmarlo . sul pane. Anche questo piatto ha un retrogusto tipo fiume gange , ma anche in questo caso la fame è cieca e continua a farci muovere le mandibole a gran velocità.
Poi una grigliata mista con : pesce spada, tonno pinna bianca, costolette di capodoglio ,filetto di orca,crostacei misti tutto di sufficiente qualità ma costosa come un ‘attico in via d’azeglio , chiediamo un mascarpone .
Delle uova avrei da ridire dal momento, che nel dolce ho trovato anche i resti del pulcino .
Siamo satolli all’inversosimile e pronti per la grande impresa :scappare senza pagare ed infliggere l’offesa morale e patrimoniale a chi a momenti voleva farci passare le domeniche tra i campi di Nocera  Inferiore e Gualdo Tadino.Povero Bologna, ma quantol’ hai fatto soffrire ? Eh Sergio Porcedda !!! .
Vergognati !!!
Attendiamo il momento propizio . Porcedda e Marras spariscono e la porta della cucina si chiude.  .
E’ ora .Scappiamo !!!!
Sembriamo 4 omini michelin , ci moviamo piano e a fatica ,ma riusciamo ad evadere dal locale, quando all’improvviso due energumeni ci sbarrano la strada.
Per avere un’idea della grossezza e cattiveria che  emanano i due individui  basta che pensiate a Perez che ha sulle spalle  Mudyngai. Ho reso l’idea ?
Dopo un po’  arriva Porcedda
‘’Pensavatte che non me ne accorgessi ? Pensatte che sia tanto crettinno ?’’
‘’Veramente era la nostra speranza ‘’ dico io
‘’Pensavatte che questo fosse il mio verro localle ? Quello verro è piu’ avvanti Vi  ho tesso un imboscatta .Anche i turisti erano comparse e il pesce che avette mangiatto era volutamente di pessima qualità. …….Per fortunna che a Bologgna ho ancorra qualche ammicco . Voi  Bolognessi mi fregatte una volta solla’’
Cosi  Sergino ci racconta che la soffiata del nostro arrivo era stata fatta da Sergione dei Salesiani, che mosso da pietà cristiana fece lui sapere dell’arrivo del commando.Il buon Sergione in cambio ricevette in omaggio due cene al Diana da condividere con quella santa donna di sua moglie.
Ma soprattutto ci raccontò che nel mese di novembre, un gruppo di 20 bolognesi si era presentato al suo locale . Dopo una cena ancora piu’ debordante della nostra e dopo aver divorato l’intero Acquario di Genova, addirittura un ‘uomo distinto con i capelli brizzolati si rivolse a lui cosi’’ Ma che ghe se sto caffè. Collutorio zio bon ?. Te ne consilio mi de queo bon !!’’
Porcedda fu abbindolato dall’abile veneto , firmando un contratto a vita con una marca di caffè con consegna di 8 tonnellate mensili di qualità Arabica .Quando il gestore sardo si allontano’per depositare il contratto nella scansia della cucina  i 20 scapparono a gambe levate.Con la coda dell’occhio vide un’ uomo corpulento  , con barbetta e capelli brizzolati , che mentre si metteva il gabanino, con la bocca prendeva tra i denti un’orata da 16 kg, ricordando vagamente quelle scene del National Geographic dove gli orsi grizzly catturano i salmoni che risalgono contro corrente .
Il corpulento signore mentre scappava , si  mangiava il pesce come se si trattasse di  un gelato perdendo nel cammino resti organici ittici.
Se pollicino seguiva le briciole per tornare a casa , Sergino seguiva le lische per cercare di capire dove i 20 tira pacchi stessero scappando.
Quando arrivo’ all’imbarco per il volo per  Bologna capi tutto: erano i Nanetti, i nuovi soci del Bologna in spedizione punitiva . Quello veneto fu presidente, quello corpulento lo è ancora .
‘’Orra avvette cappitto tutto . Ragazzi  rompettigli il cullo ‘’ ordino’ ai suoi energumeni
Appena detta  questa frase un dolore lancinante mi colpisce allo stomaco, probabilmente un alfabeto intero di epatite sta colonizzando il mio fegato . Dal dolore svengo…………………………

Dopo due giorni , riapro gli occhi e mi ritrovo su un letto d’ospedale .Sono stato operato di peritonite acuta .Urlo ‘’ infermieraaaa’’
Si apre la porta ed entrano due Carabinieri
’E’successo qualcosa ai miei amici ? ‘’ loro mi rispondono  ‘’ i suoi amici stanno bene e sono già  a Bologna. Siccome ci hanno detto che lei  è il tesoriere del  Blog, questa è la cifra che deve pagare al ristorante Porheddu ‘’ minchia  248.987 euro !!!! ‘’se non ha i soldi non si preoccupi, puo’ stare un anno qui a lavare le padelle ‘’ . Non so  come mai ma ho la sensazione che non siano quelle della mensa .

mercoledì 11 maggio 2011

OPERAZIONE GERONIMO - by Gigino




OPERAZIONE GERONIMO

Luglio 2011- Aeroporto Marconi di Bologna –
Migliaia di bolognesi  stanno partendo per le ferie . Nella sala del check in  c’è una delegazione  di regaz del Blog , siamo pronti per partire per una missione , degna dei Navy  Seals,le forze piu ‘speciali dell’esercito  USA..Gli  americani hanno aspettato ben 10 anni per vendicarsi di Osama ,noi bolognesi abbiamo aspettato solo 10 mesi per cercare  di vendicarci di una persona che ci ha fatto sognare,portandoci pero’ dopo  solo 3 mesi nello sconforto piu’ totale per un possibile fallimento e lasciando ai posteri presidenti del BFC l’alibi eterno di campagne acquisti deficitarie causa il risanamento della voragine di bilancio  da lui provocata .
Sto parlando di Sergio Porcedda .Non dico niente di piu’ credo che il soggetto lo conosciate bene .
La mission : Prende il nome di Geronimo proprio come la famosa operazione che ha portato all’uccisione di Bin Laden,
L’impresa consiste nell’andare a Cagliari, presentarsi al ristorante di Porcedda , mangiare una tonnara di pesce , prosciugare la cantina sociale di Don Perignon  , ingoiare un bosco di frutti di mare , ingozzarsi di cosi tante aragoste da causarne l’immediata estinzione e poi, come fece pure  Sergino , andare via senza pagare .
Come ogni missione , anche questa  è preceduta  da un ‘intenso addestramento ,non sarà una passeggiata .
Prima cosa : per mangiare  il corrispondente di 2 peschercci bisogna arrivare al giorno fatidico con una fame che nemmeno un branco di lupi che sino ad allora si è nutrito di soli agnelli della  Trudi .Infatti mangiamo pane e brustulli da 3 mesi !!!
I succhi gastrici si sono cosi trasformati in acido muriatico…..potremo ingoiare anche cozze con il guscio ,tanto appena cadranno nello stomaco  si scioglieranno istantaneamente .
Lo stomaco è vuoto come la sacca maronara di un ragazzino di 16 anni dopo essersi fatto una decina di assoli con il proprio piffero.
Seconda Cosa,ma non meno importante : il nemico non deve riconoscerci,  non deve capire che siamo bolognesi,potrebbe insospettirsi già alla prima ordinazione
 Banditi quindi indumenti con rosso o blu ,ma soprattutto siamo a digiuno di SOCMEL da 4 mesi !!! l’addestramento è stato durissimo solo Darioz, Gigino, Molla e  Detari ce l’hanno fatta .Piero Wanda Bente  Orfeo e  Matteo no. Saranno utili alla base per informare la tifoseria intiera
Terza cosa :Per non fare capire che siamo bolognesi dovremo farci spacciare per qualcun’altro ,dobbiamo fare credere di essere  persone diverse da quelle che siamo nella realtà
Abbiamo optato per impersonare  un gruppo di scrittori in viaggio premio in Sardegna  di una fantomatica casa editrice ,la CATERVA Edizioni . Io sono uno scrittore di origini ferraresi. Il mio bestseller è un manuale del fai da te dal titolo ‘’ A fag tot mi connamansola’’ stravenduto al Leroy Merlin ,Detari visto il suo nome magiaro un ‘ungherese che ha scritto il libro autobiografico di Eva Henger ‘’ I miei primi 40 cm ‘’per tutti i cultori del Porno è un pezzo impedibile , Darioz un cuoco romano autore del  libro ‘’ La mia fame mi precede ‘’, storia di uno chef che non riesce mai a far assaggiare le sue prelibatezze agli avventori del suo locale , in quanto tra assaggi e assaggino finisce tutto il cucinato .  Molla ha optato di fingersi uno scrittore francese con il suo ‘’six cafè ‘’  traduzione in francese del  libro ‘’sei caffe ‘’ scritto da lui veramente l’anno passato.
Naturalmente a differenza di Obama abbiamo badato a spese . Voleremo su una nuova compagnia super low cost : la Plummanair.
La  Plummanair è la prima compagnia aerea ad avere un mezzo a  metano .Ecologico certo ,ma causa la poca forza propulsiva del carburante per prendere quota 150 aeroportuali lo spingono dalla coda per 3 km
Appena entriamo nel velivolo sembra di entrare in un corrugato per cavi elettricii, forse lo è.
Ci sediamo non su comode poltrone ,ma su sediazze Ikea  (credo il modello  Aaltonen  ) di quelle che ti appiattiscono perennemento il culo in 5 secondi   imbullonate sul pavimento .La cintura di sicurezza è uno spago da legarsi in vita dopo averlo intrecciato  tra le gambe della sedia.
Il velivolo non è pressurizzato quindi vola ad un altezza massima di 1500/3000metri. I finestrini sono apribili con una  manovella  stile bianchina di fantozzi. Per chi volendo  dormire, volesse fare un po’ di buio  invece delle tendine ci sono le persiane .. Durante il viaggio il servizo della hostes  è in pandant con l’ambiente : una vedrana di 69 anni che cammina nel corridoio dell’aereo con un deambulatore , offre la gustosa leccornia : un ‘arachide (di numero ) avvolta in un pezzetto di carta di giornale . Bevande : acqua naturale in bottiglia da un litro, da bere a collo e condividere con tutti gli altri 80 accupanti del velivolo .
Per non parlare del comandante dell’aereo . Dicendo che il co pilota è un cane guida credo che abbia già spiegato tutto .
Un bambino piange spaventato dal rumore del motore dell’aereo. In realtà il frastuono è il ribollire dei nostri succhi gastrici che sono pronti a squagliare tonnellate di pesce
Ad un certo punto si sente la voce del comandante che urla ‘’ Fuori il carrello ‘’ .
La Vedrana chiede in prestito ad un  passeggero una moneta da un euro , va poi nella stiva e si sente un rumore metallico, tipico dei parcheggi della Coop . Un carrello della spesa infatti esce dalla pancia dell’aereo .
L’aereo atterra inaspettatamente senza problemi . PFIUUUU
Recuperiamo i nostri bagagli pieni solamente di citrosodina e bicarbonato
Chiamiamo un taxi. Saliamo . L’autista gentilemente domanda ‘’ Dovve vi portto? ‘’.Silenzio tra gli occupanti . Poi Darioz calatosi perfettamente nella parte del romano ‘’ Portace en via der poetto ‘’
‘’Andatte in spiagggia verro ? ‘’ ‘’FATTI LI CAZZI TUA ‘’
L’autista capisce subito che non è aria  e si mette tranquillo .
Ci fermiamo a 400 metri dal ristorante .
Siamo piu’ tesi della gambe di Perez sugli avversari .
Ci guardiamo negli occhi, solo allora ci  accorgiamo che  Molla si è tinto i capelli di nero per non farsi riconoscere
Molla infatti essendo frequentatore abituale di Casteldebole è quello che rischia di piu’ di tutti di essere riconosciuto anche perché fu il primo tifoso che Porcedda conobbe.
Nel giorno della presentazione all’ Hotel Savoia infatti ,Molla aiutò il fraterno amico Dallo (il presidente del CBC Dall’ Oli )  a sollevare da terra e poi avvolgere al collo di Porcedda una sciarpa del Bologna fatta di ghisa .
Io in maniera scontata ‘’ Molla ma ti sei tinto i capelli ?‘’ lui ‘’ si…non vi piace questo bel nero seppia ?’’…a sentire la parola Seppia un’istinto animale provocato dalla nostra fame ci spinge verso  il povero ultras e  ROAARRRRR, con un morso a testa, gli stacchiamo tre ciocche di capelli salvo poi sputarle immediatamente .Molla ora sembra abbia l’ Alopecia. Tre crateri lunari nel suo crine ne danno questa immagine . ‘’ Ma siete scemi ? ‘’ dice l’ex brizzolato. ‘’ Scusaci ,ci siamo calati troppo nella parte ..’’
Camminiamo e raggiungiamo in perfetto silenzio il ristorante di Porcedda
Ritorniamo calmi , da ora in poi  fa sul serio ……come si dicevano i soldati americani per caricarsi prima di portare a termine l’ operazione Geronimo   ‘’ auanagana  andiamo  a prenderci il culo di  Osama ‘’
.Fine prima parte - 2° ed ultima parte venerdi

martedì 10 maggio 2011

Bente ricorda l'inverno felsineo di Sinisa. (Dialoghi dal passato)


Salvatori - Sinisa

Salvatori a fine allenamento arriva a Casteldebole.
Guarda nel parcheggio se c'è la macchina del Serbo.
Non c'è.
Entra.
In quel momento sta uscendo Sinisa con la sciarpa bianca a strisce rosse, irregolari.
"Ah."
"Ciao Cioffi" dice Sinisa
"Maaaa...Mister, non c'era la macchina..."
"Sono scemo secondo te?"
"No...no no"
"E tu?"
"Ma Mister io avevo provato per Stendardo e Loria ma Spalletti"
"Salvatore. Un giorno andai con mio zio sui monti di Zlezebniça. Lui mi disse "Sinisa hai fame?" e io "si zio".
Allora lui tira fuori pane e svizumia, una specie di nutella fatta con acari e nocciole. Mangia. Poi scuoia uno scoiattolo, me lo mette in testa e dice "Adesso arriva orso, buon appetito." "

"Non ho capito"
"Orso è arrivato. Io sono qui"
"Sono un idiota"
"Bravo Salvatore. Se retrocedo tu sei regalo di Natale di mia filia che vuole procione, chiaro?"
"Chiaro"








Confronto con la squadra

"Lavechia stai bene?"
"Ho fatto l'aerosol mister ma mi è andato in cancrena un mignolo"
"Bravo. Marchini sei pronto?"
"VoLevo pettinarmi megLio mister ma ci sono, posso fare anche iL portiere!"
"Bravo Marchini, in Serbia diciamo "zdvonierz saszinsç frariç" "
"Che vuoL dire Mister?"
"Ferrarese tristo che puza ti mangio fegato e ruto"
"......"
"Britos, c o m e s t a i? Hai di nuovo visto gli Ufo?"
"Ehhh Mister jo no sabe...porchè..ma...ehhh...jooo"
"Va bene Miguel, torna a palleggiare con Marazina e non farti dare dei calci......Coehlo! Diego dove sei?"
"Mister...Alè! Ops, olè...op op op...eh eh he he..."
"Mutarelli c'è?"
"E' malato Mister!"
"Cesar, sei triste?"
"No è che non mi convochi mai e io pensavo..."
"Fino a che non batterai Adailton sui 40 metri non ti convoco."
Adailton stacca il tubo dell'ossigeno "40 metri?????"

"Scusate un atimo..... -bip bip bip bip- Presidentesa?"
"Ecco!"
"Presidentesa, daszgnevz sripvi socuraz"
"Ecco, sta passando il treno, non sento ecco.."
"Vinciamo ad Udine"

Dialogo Salvatori - Sinisa

"Sala"
"No"
"Cioffi"
"No"
"Scurto"
"Prot"
"eeeehh....Sala"
"Già detto"
"Ah scusa...Taibi"
"Parlavamo del centrale Salvatore, il centrale.."
"Britos com'è?"
"Simpatico"
"Ah. Almiron forse non viene sai?"
"Fote cazo. Centrale"
"Cioffi?"
"Finisce che ti facio male Salvatore"
"Ok, Cioffi no, non te lo dico più"
"Vorrei Zobolo"
"Ahhh, vediamo...se mando Confalone all'Aalborg e Bernacci alla.."
"Scusa Salvatore.."
"Sì?"
"Bernacci non nominarlo più. Non voglio sentire proprio, capito? Zobolo, adesso devi dire Zobolo."
"Ecco...lo sai che Zobolo è frocio? Non so se fa al caso nostro.."
"Salvatore. Tu sei frocio?"
"No."
"Allora non ti piacerà"


Fine allenamento, un giorno qualsiasi

Spogliatoi.
Arriva Confalone con il gesso sull'altra gamba.
"Oh pataca, il dottore mi ha detto che ne ho per altri due anni"
Sinisa si alza, chiede a Ricci "Questo è un tuo amico? Parla come te e dice stese cazate."
Ricci fa no con la testa.
Mihajlovic spezza entrambi i gomiti a Confalone
"Tre ani dice dottore serbo"
Marchini vorrebbe dire "Sei chiappe!" ma si trattiene.
Bernacci scoppia in lacrime, Osvaldo esce dalla doccia facendo l'elicottero, Lavecchia scivola sulle lacrime di Bernacci e si frattura uno zigomo, Coehlo sta palleggiando con il Badedas, sbaglia e finisce in fronte a Mudingayi che comincia a fare l'elicottero a sua volta, Lavecchia prende freddo per l'aria e Ricci salta su: "Scusate ma ci vogliono quattro ore per pulire gli spogliatoi, dovete uscire".
Moras allora si avvicina a Marazzina che si è stravaccato sulla panca e Sinisa gli fa: "Lascia stare Vangelis, è morto".
Bernacci ulula come un tacchino e poi ha una crisi di nervi: "Sce ci fossero i miei amici delle brigate bianconere ve la farebbero pagare!"
"Sei virtusino?" chiede Sinisa mentre Bombardini allaccia le scarpe all'airone che si alza e crolla su Lavecchia rompendogli la clavicola.
Mudingayi intanto ha preso quota ed è a due metri d'altezza, Adailton dice che è l'ora della trasfusione e fa per uscire ma viene fermato da Rodriguez che gli chiede come si chiama e gli bisbiglia "sono un portiere".


 
Intervista a Sinisa

"Mihaijlovic, di lei dicono che sia un grande motivatore..."

"Aspetta che passa Bernacci...aspetta eh....BENACCI!"
"Si Mister?"
"Con l'Udinese parti titolare"
"Grazie Mister"
"Diceva?"
"No, che è un grande motivatore...dicevamo"
"Scusa...BERNACCI!?"
"Si Mister dica"
"NON CONVOCATO PER UDINE"
"Gnaaff sniff buaaahh snif"
"altra domanda?"

Bernacci - Caliceti

"Pronto Carlo? Sono Bernacci"
"Ah Marco ciao"
"Senti volevo chiederti, secondo te perchè mi trattano tutti con sufficienza?"
"Marco scusa, non posso adesso, mandami una mail"
Click


lunedì 9 maggio 2011

MEZZO PIENO MEZZO VOTO

Commenti e voti ai giocatori del Bfc 1909 contro il Parma


Normalmente i voti  si danno a chi si è espresso in qualcosa di valutabile. Purtroppo oggi nulla di quanto visto merita una valutazione perciò ho scelto di dedicare la mia attenzione (e forse è meglio così)  a chi oggi si è reso protagonista di  azioni che hanno prodotto una loro efficacia sulla partita o sul suo contesto. Ecco quindi commenti e voti di mezzo pieno mezzo voto per Bologna Parma.



MASCHERA DELL’INGRESSO 8 Ha controllato il mio tagliando come il capo di un commando
ADDETTO ALLA PERQUISIZIONE   4 Mi ha talmente  controllato che con l’auto sono entrato.
STEWARD IN CURVA 7,5 Sotto il sole, poveretto, aveva i vermi nell’elmetto
OMINI DEL BILLY 4 Coi tifosi ormai bolliti pare li abbiano aboliti
LANCIATORE DI FUMOGENI 9 Un gran lancio, bella vecchio, alla cieca prende il secchio
CORISTI DI CURVA 6,5 Se li vedi passeggiare poi li mandi a lavorare
TIFOSI OSPITI 5 Han promesso un gran bordello. Andate a fare un culatello
RACCATTAPALLE 4 Avete poche cortesie, raccattate anche le mie.
BANDIERINA DEL CALCIO D’ANGOLO  9 Brutto il giorno che ho passato ma  bella sventola sul prato
SCUOLA ELEMENTARE BARALDI DI PARMA 3  C’era in campo un loro alunno scatenato come un Unno
TASSO NAZIONALE DISOCCUPAZIONE 4 Quelli che stanno a guardare li han mandati a lavorare

BAGNI DEL DALL’ARA 3 Lo ripeto pure adesso manca l’acqua dentro al cesso
ASSORTIMENTO DEI BAR 4 Già che al cesso non ce n’è l’acqua neanche al bar perché?
BOSELLI 10 Ecco il massimo del voto. Era lui il Milito ignoto

Per il resto mi piace segnalare l’indole di molti giocatori che come già faceva anni fa l’estroso Domenico Marocchino, per motivi… ombrosi preferiscono spostarsi a giocar palla molto vicini al lato tribuna. Un ultima annotazione a chi ci ha rovinato la partita del centenario ma è riuscito in due anni solari a regalarci una tripletta di Adailton e le prodezze di Milito e del nostro ex terzino destro ora Sudamericano Boselli.
Genova per noi.


Un saluto rossoblù da Darioz.

sabato 7 maggio 2011

"A ME GLI OCCHI"

La vita e la partita viste da Wanda Nerd con gli occhi dei nostri campioni .
Questa settimana Wanda ci mostrerà il mondo con gli occhi di Daniele Portanova.



Daniele PortaBuona

"Io son vincente... Non voglio più perde... Non possiamo più perde... Aoh... DOBBIAMO VINCE!"
"Daniele! Daniele! Svegliati! Stai urlando!" gli fa notare la moglie Antonia. "Sono le tre di notte, i ragazzi dormono. Non urlare Danié!".
"Amò, scusame. Ma ho fatto un sogno tremendo..." le risponde con un tono troppo dolce per essere quello di Portanova. Anche il fedelissimo bulldog, Diego, avverte della tensione, così con un saltino un po' goffo ed un bofonchio quasi rantolante, salta sul petto di Daniele e gli da un bel leccotto.
Sembra quasa gli voglia dire: "Dai, raccontaci tutto, che poi starai meglio!".
Daniele si prende la leccata in faccia, accenna un sorriso, ed inizia.
"Mò amore, te dico...
Me trovavo all'epoca dei Romani e stavo dentro ar Colosseo. Era pieno de ggente! Cioè sembrava de sta a l'Olimpico! Anzi c'era più casino! Gente che urlava! Come pazzi te dico. Amò, 'na robba incredibbile!".
"Ma Danié, che ci facevi nel colosseo? Il leone?... Dai scherzo. Vai avanti." lo sfotte con tenerezza Antonia.
Daniele, mentre accarezza la capocciona di Diego, ricomincia il racconto: "Te dicevo... Persone da tutte le parti. Migliaia di anime incavolate, come se fossero insoddifatte. Sembrava volessero qualcosa da me!
Allora me guardo e che te vedo? Nella mano destra c'avevo 'na spada, in quella sinistra 'no scudo ed ai piedi dei sandali scomodissimi. Poi mi pareva di sentire freddo ar culo e sai che c'avevo addosso? Un gonnellino! Cioè non una gonna da donna, ma una roba corta, a metà coscia... 'Nsomma ero vestito da gladiatore!
Ed in quel momento capivo tutto. Cioè io ero lì per combatte, tutti quelli sugli spalti erano lì a vede me. Per vederme vincere!!".
"Daniele, abbassa la voce! Dormono tutti... Anzi, non proprio tutti." Esita la sempre più paziente mogliettina, vedendo Manolo, il primogenito, entrare in camera.
"Mamma, papà... Di cosa parlate? Mi avete svegliato...".
"Che ti avevo detto Daniele... Piccolo mio, vieni qui. Il papà mi stava raccontando una storia, una storia sui gladiatori.".
"Che figata!!! Posso sentirla anch'io? Posso? Posso?" supplica tutto esaltato Manolo.
"Mmm, è tardissimo... Vabbè, salta dentro al letto! Ma poi si dorme va bene?" Gli dice dolcemente la mamma.
"Sì, sì. Sarò bravo.".
Il fanciullo si mette tra mamma e papà ed accarezzando Diego, aspetta che il racconto ricominci.
"Dov'ero rimasto? Ah, sì... Allora dicevo che il gladiatore nel Colosseo ero io, tutti ad aspetta' che facessi quarcosa.
Così, fiero e fortissimo, urlavo: «Mi chiamo Daniele Decimo Meridio,
Comandante dell'esercito del Bologna,
Generale delle Legioni Felsinee
Servo leale dell'unico vero imperatore, Marco Di Vaio... >>
Tutti stavano a urla' e ad applaudirme! Era bellissimo!! Poi io continuavo il mio discorso, ed ad ogni parola in più la folla era sempre più esaltata, più contenta, cioè peggio che allo stadio! Te posso giurà!!!" Daniele inizia ad infervorarsi, Manolo pure, persino Diego è sull'attenti!
"Poi cosa succede? Cosa hai fatto?" chiede tutto curiso il fanciullo.
"A quel punto me so' sentito osservato, cioè me guardavano nun so quante persone, ma prima nun m'era mai capitata quella sensazione. Strano vero? Allora mi giro... E lì dietro di me ce stavano du omini, così alti e grossi da sembra' bbestie, du giganti!
Questi me vengono incontro! Armati con spada e scudo, mentre urlano così forte che potevo vedere le loro vene del collo pulsare. Teribbili. Ma io rimango fermo. Stoico. E senza paura li affronto."
"E chi ha vinto papà?"
"Ah... Questo nun lo so... Cioè sembrava che stessi per perde, però nun accennavo ad arrenderme, dopo me so' svegliato..." svela Daniele. "Ao' il mio papà gladiatore" replica Manolo, figo
lo dico ai miei amici eh Papà? Posso raccontarlo?"
"Dije, dije a l'amici tua, però a Mano', dije tutto ma nun dije che papà tuo c'aveva er gonnellino.

lunedì 2 maggio 2011

MEZZO PIENO MEZZO VOTO

Commenti e voti ai giocatori del Bfc 1909 contro il Milan



In un film del 1995 Un giovane Don Juan De Marco tenta il suicidio per essere stato lasciato dall'amata: ma preso in cura dal dottor Mickler  riscopre la gioia dell'amore e della spensieratezza. Se De Marco ha riscoperto le gioie dell’amore noi abbiamo soltanto la sensazione di essere stati trombati. Forse, probabilmente, quasi certamente il Bologna non avrebbe fatto comunque risultato ieri, ma proprio per questo l’inutilità di una direzione di gara diabolica infastidisce ancor di più. Ecco commenti e voti alla 
gara di ieri a San Siro.



VIVIANO 6+ Gialli e un po’ fosforescenti. Una parata di indecenti
MORAS 5,5 A De Marco, proprio a issu, un sentito adegamissu
PORTANOVA 6 Il suo cane la fa al parco sulla foto di De Marco
BRITOS 5,5 Anche tutto l’Uruguay lo ha mandato dove sai
CHERUBIN 6,5 Si trasforma in Cherobinho nulla può contro il maligno
RUBIN 5,5 Non un match straordinario peggiorato dal sicario
MUDINGAYI 6 Anche lui viene ammonito dallo schiavo di partito
MUTARELLI 5 La frisona fa la cacca sul fischietto che va in vacca
EKDAL 6 All’ikea l’hanno comprato. Questo arbitro è un montato.
MEGGIORINI 5,5 Sembra un po’ nervoso il Meggio. Però l’arbitro è anche peggio
DI VAIO 5 Capitano di San Siro da un bagiano preso in giro.

RAMIREZ 6+ A Fregene sei fregato, invece a Chiavari che è stato?
DELLA ROCCA 6,5 Prendiam falli a più non posso però è lui che prende il rosso
GIMENEZ 6 Prende un clamoroso fallo. Come fa l’omino in giallo

MALESANI 6 Sono giusti i suoi tre cambi. I tre  in giallo sono strambi
GUARALDI 6 Il nostro ottavo presidente si lamenta riverente

Alla fine del romanzo il giovane De Marco viene riportato alla ragione tramite farmaci, al De Marco di ieri penso che non basterebbe un’azienda farmaceutica anche perché la sudditanza è una malattia volontaria. E speriamo non contagiosa. Speriamo soprattutto che se ci ripensa, al suicidio, non ci sia nessun dottor MIckler nei paraggi
Un saluto rossoblù da Darioz

domenica 1 maggio 2011

Da BRISA con Amore ai tifosi Rossoblù

"STORIA DI UN TIFOSO DEL BOLOGNA (Sono un Eroe)"




SONO UN EROE
(di Caparezza Demuli BRISA)
“Questa che vado a raccontarvi è la vera storia di un tifoso del Bologna,
eroe contemporaneo a cui noi tutti dobbiamo rispetto e comprensione”
Piacere, sono un tifoso del Bologna
Da quarant’anni mi sbatto e combatto contro la scalogna
Da giovane il mio mito era Beppe Savoldi
Che un brutto giorno hanno ceduto per quattro luridi soldi
Invece di soldi ne ho sempre avuti pochi
E li spendo per seguire il Bologna ovunque giochi
La classifica langue e le mie ferite non han più sangue
Ma il mio cuore come il bilancio è pieno di buchi
Tu cosa fai? La domenica dove vai?
Io stringo sulle spese e anche a Lecce mi vedrai
Non verrà a comprarci mai uno sceicco del Dubai
E il lunedì mattina la voce non mi esce mai
Sono abituato ai guai ma li respingo
La faccia coi colori rosso e blu io mi dipingo
Le tocco, mi gratto, non vinco
io le me balle stringo
Man mano mi convinco
che io sono un eroe,
perché tifo Bologna.
Sono un eroe
perché combatto con la scalogna
Sono un eroe
perché difendo i colori
da caffè e costruttori
ed altri amministratori
Sono un eroe
perché sopravvivo alle beffe.
Sono un eroe
perché sono stato anche a Leffe
Sono un eroe,
si però fammi il piacere.
Mi sono rotto di esser preso sempre per il sedere
Trasferte dimezzate da tessere e stronzate
Anche i miei tre gatti sanno che son puttanate
Fossi un ex Presidente settantacinquenne
sarei seduto al caldo delle tribune numerate
invece torno a casa dallo stadio la sera,
bocca impastata come un Cesenate
in spiaggia in riviera
sono sempre blu per l’incazzo e mi fan vedere rosso
quindi posso rimanere fedele alla mia bandiera
su, vai, a vedere nella tribuna quanti industriali,
quanti uomini d’affari
ma poi li chiami, gli fai: “sgancia i denari”,
li vedi scappar via a tutto gas su una Ferrari
finisci per avere i Menarini,
ti fidi, esulti e ti deprimi
caffè e cappuccini
nessun politico si muove né Berselli né Fini
però esultano finiti i Casini,
Io sono un eroe,
perché tifo Bologna.
Sono un eroe
perché combatto con la scalogna
Sono un eroe
perché difendo i colori
da caffè e costruttori
ed altri amministratori
Sono un eroe
perché sopravvivo alle beffe.
Sono un eroe
perché sono stato anche a Leffe
Sono un eroe,
si però fammi il piacere.
Mi sono rotto di esser preso sempre per il sedere
Per divertirmi ci sono più modi, e non sai quanto godi
A vedere il Bologna che gioca contro il Fanfulla a Lodi
O a veder calpestare la storia con la Sampdoria
E perder spareggi per Moggi che fa le frodi
Più vado avanti più non cambia mai niente
Adesso i proprietari sono un mare di gente
soci siete in 1437 andate ben a far delle pugnette
Io sono un eroe,
perché tifo Bologna.
Sono un eroe
perché combatto con la scalogna
Sono un eroe
perché difendo i colori
da caffè e costruttori
ed altri amministratori
Sono un eroe
perché sopravvivo alle beffe.
Sono un eroe
perché sono stato anche a Leffe
Sono un eroe,
si però fammi il piacere.
Mi sono rotto di esser preso sempre per il sedere