Siamo davanti al locale IL PORCEDDU , famoso ristorante di pesce del fantomatico Porcedda Sergio
Il cuore batte forte. Il film della vita da tifoso ti scorre davanti agli occhi.
Un profondo respiro ed entriamo .Dai regaz forza e coraggio.
La facciata del locale è straordinariamente elegante , ma appena entrati capiamo che è come una scenografia di Cinecittà. Dentro infatti è un capannone con soffitto in eternit a vista, il pavimento in legno tarlato o meglio in tarlo legnito visto che di cellulosa ne è rimasta ben poca. Le sedie sono una diverse dall ‘altra : Una sedia a trono è affiancata ad un le corbusier e ad una seggiolina di scuola materna ad uno sdraio da mare etc etc... i tavoli hanno tutte forme diverse . Si respira aria di tensione finanziaria e il minimalismo imperversa : non nelle forme ma nella spesa
Entriamo e ci fermano subito ‘’ Avvette prennottatto ? ‘’ risponde Darioz ‘’si . solo quatro mesi fa ‘’ .Ci fanno accomodare vicino ad un tavolo che confina con una comitiva di turisti giapponesi .Subito dietro di noi una coppietta giovanissima con il lui che causa una tirella impressionante tempesta la povera fidanzata con una marea di doppi sensi dove il piu’ sobrio è ‘’ mi raccomando non ordinare l’anguilla, quella te la do io piu’ tardi.‘’
Dopo un po ‘ si presenta il cameriere . Sin da subito non ci pare viso sconosciuto,poi ..’’ Boistic (socmel in ungherese,anche il bravo Detari è calatissimo nella parte ) , ma è Silvino Marras’’ sussurra.
‘’Benvenutti, cosa posso porrttarrvi per inizziarre ? ‘’ molla risponde pure lui mimetizzando la sua vera persona ‘’ nu vudrons on sbroz ed sotè ed cozze , plu o man 84 porsion ‘’ ‘’Certo siggnorrre e da berre ?’’ darioz’’ portace un don perignon der ‘64 ,anzi tre ‘’
Dopo 2 minuti Silvino si presenta con un bettoniera di Sautè di Cozze .La bettoniera gira in continuo quando poi ne vuoi prendere un'altra porzione chiami Silvino il camerie e lui con un badile ti riempe la scodella .Silvino porta anche il vino che Darioz assaggia ‘’ Mortacci , fa schifo !!!’’ ‘’ssa di ttappo ? ‘’ Darioz risponde con veemnenza’’ Magara !! sa de etichetta !!’’ .Con questa scusa facciamo stappare inutilmente altre 35 bocce .Alle 36° per umana pietà diciamo che puo’ andare .Torniamo alle cozze. L’odore che fuoriesce dalla bettoniera piu’ che di mollusco da l’idea di una fonduta di taleggio, ma il nostro appettito è agguerrito e non se ne cura .
Nel frattempo la guida dei turisti giapponesi si lamenta perché a loro modo di vedere il sushi ordinato non è proprio freschissimo chiedendo con forza l’intervento del proprietario. Dopo due secondi arriva lui . Sergio Porcedda!!. Sempre uguale con quella giacca blu su camicia bianca e i jeans e con quei dentoni cosi bianchi ,ma cosi bianchi che non capisci se devi complimentarti con il dentista o con l’ imbianchino . Sergio dopo essersi difeso con un certo fervore prende il telefono e simula vistosamente una telefonata. Nel contempo Marras esce da una porta secondaria per rientrare dopo due minuti dall’ingresso principale con un camicie bianco, una parrucca in testa e gli occhiali col naso attaccato a mo’ di pagliaccio. Silvino si spaccia cosi agghindato per il medico legale della veterinaria di Cagliari ; è venuto per constatare l’esatto giorno in cui la spigola in questione è deceduta al fine di porre termine al contendere
Dopo un finta autopsia il finto Coroner sentenzia ‘’ E’ mmorta 5 minnutti ffa ‘’ ….
La guida Giapponese , caduta nel losco tranello , fidandosi ,fa una serie infinita di Arigato’ al sior Porcedda che con ghigno malefico accompagna Silvino il Coroner all’uscita del ristorante.
Intanto in cucina hanno lasciato la porta aperta e riuscendo a vedere quello che succede ivi all’interno corre subito ai nostri occhi una scena allucinante .
Il cuoco , con una vernice alluminio metalizzato a spray,colora 2 sgombri coprendo le caratteristiche striature tigrate del pesce al fine di renderli uguale ad un branzino.
Finita la laccatura , posati gli sgombri ,pardon branzini, su un vassoio ,si dirige verso la coppietta per fare vedere se le bestie sono di loro gradimento per una cottura al sale .
Dopo l’assenso della coppia il cuoco non trovando il sale in cucina , ricopre i finti branzini di sale per lavastoviglie mettendoli successivamente nel forno .
Torniamo a noi. Dopo aver divorato 84 porzioni di cozze ( per smaltire i gusci , invece delle tradizionale scodella, ci hanno portato direttamente un cassonetto dell’ immondizia ) , ordiniamo un risotto di ,mare. Il risotto arriva un po pacciacolloso, per mangiarlo invece di usare il cucchiaio, decidiamo di spalmarlo . sul pane. Anche questo piatto ha un retrogusto tipo fiume gange , ma anche in questo caso la fame è cieca e continua a farci muovere le mandibole a gran velocità.
Poi una grigliata mista con : pesce spada, tonno pinna bianca, costolette di capodoglio ,filetto di orca,crostacei misti tutto di sufficiente qualità ma costosa come un ‘attico in via d’azeglio , chiediamo un mascarpone .
Delle uova avrei da ridire dal momento, che nel dolce ho trovato anche i resti del pulcino .
Siamo satolli all’inversosimile e pronti per la grande impresa :scappare senza pagare ed infliggere l’offesa morale e patrimoniale a chi a momenti voleva farci passare le domeniche tra i campi di Nocera Inferiore e Gualdo Tadino.Povero Bologna, ma quantol’ hai fatto soffrire ? Eh Sergio Porcedda !!! .
Vergognati !!!
Attendiamo il momento propizio . Porcedda e Marras spariscono e la porta della cucina si chiude. .
E’ ora .Scappiamo !!!!
Sembriamo 4 omini michelin , ci moviamo piano e a fatica ,ma riusciamo ad evadere dal locale, quando all’improvviso due energumeni ci sbarrano la strada.
Per avere un’idea della grossezza e cattiveria che emanano i due individui basta che pensiate a Perez che ha sulle spalle Mudyngai. Ho reso l’idea ?
Dopo un po’ arriva Porcedda
‘’Pensavatte che non me ne accorgessi ? Pensatte che sia tanto crettinno ?’’
‘’Veramente era la nostra speranza ‘’ dico io
‘’Pensavatte che questo fosse il mio verro localle ? Quello verro è piu’ avvanti Vi ho tesso un imboscatta .Anche i turisti erano comparse e il pesce che avette mangiatto era volutamente di pessima qualità. …….Per fortunna che a Bologgna ho ancorra qualche ammicco . Voi Bolognessi mi fregatte una volta solla’’
Cosi Sergino ci racconta che la soffiata del nostro arrivo era stata fatta da Sergione dei Salesiani, che mosso da pietà cristiana fece lui sapere dell’arrivo del commando.Il buon Sergione in cambio ricevette in omaggio due cene al Diana da condividere con quella santa donna di sua moglie.
Ma soprattutto ci raccontò che nel mese di novembre, un gruppo di 20 bolognesi si era presentato al suo locale . Dopo una cena ancora piu’ debordante della nostra e dopo aver divorato l’intero Acquario di Genova, addirittura un ‘uomo distinto con i capelli brizzolati si rivolse a lui cosi’’ Ma che ghe se sto caffè. Collutorio zio bon ?. Te ne consilio mi de queo bon !!’’
Porcedda fu abbindolato dall’abile veneto , firmando un contratto a vita con una marca di caffè con consegna di 8 tonnellate mensili di qualità Arabica .Quando il gestore sardo si allontano’per depositare il contratto nella scansia della cucina i 20 scapparono a gambe levate.Con la coda dell’occhio vide un’ uomo corpulento , con barbetta e capelli brizzolati , che mentre si metteva il gabanino, con la bocca prendeva tra i denti un’orata da 16 kg, ricordando vagamente quelle scene del National Geographic dove gli orsi grizzly catturano i salmoni che risalgono contro corrente .
Il corpulento signore mentre scappava , si mangiava il pesce come se si trattasse di un gelato perdendo nel cammino resti organici ittici.
Se pollicino seguiva le briciole per tornare a casa , Sergino seguiva le lische per cercare di capire dove i 20 tira pacchi stessero scappando.
Quando arrivo’ all’imbarco per il volo per Bologna capi tutto: erano i Nanetti, i nuovi soci del Bologna in spedizione punitiva . Quello veneto fu presidente, quello corpulento lo è ancora .
‘’Orra avvette cappitto tutto . Ragazzi rompettigli il cullo ‘’ ordino’ ai suoi energumeni
Appena detta questa frase un dolore lancinante mi colpisce allo stomaco, probabilmente un alfabeto intero di epatite sta colonizzando il mio fegato . Dal dolore svengo…………………………
Dopo due giorni , riapro gli occhi e mi ritrovo su un letto d’ospedale .Sono stato operato di peritonite acuta .Urlo ‘’ infermieraaaa’’
Si apre la porta ed entrano due Carabinieri
‘’E’successo qualcosa ai miei amici ? ‘’ loro mi rispondono ‘’ i suoi amici stanno bene e sono già a Bologna. Siccome ci hanno detto che lei è il tesoriere del Blog, questa è la cifra che deve pagare al ristorante Porheddu ‘’ minchia 248.987 euro !!!! ‘’se non ha i soldi non si preoccupi, puo’ stare un anno qui a lavare le padelle ‘’ . Non so come mai ma ho la sensazione che non siano quelle della mensa .
IL BLOG
Questo Blog ha lo scopo di cercare di fare ridere (o almeno sorridere) in un campo, quello del calcio Bolognese, ormai troppo serioso e di riportarvici un po' di satira e di autoironia tipiche della tradizione di quella Bolognesità ormai assopita.
È un mezzo per esprimere la propria creatività ed è aperto a tutti quelli che ne vorranno fare parte. Basta avere due credenziali:
- tifare Bologna
- sapere fare ridere.
Quindi non ve ne abbiate, cari calciatori, dirigenti, giornalisti (del Bologna, ma anche Avversari) se ogni tanto Vi prendiamo in giro.
Se non ci fate sorridere lasciate almeno che ci proviamo noi!!
FORZA BOLOGNA SEMPRE!!!
venerdì 13 maggio 2011
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